Legge di Bilancio 2021: confermate fino al 31
dicembre 2021 le principali detrazioni fiscali previste in
edilizia. La conferma ufficiale arriva dopo la bollinatura della
Ragioneria generale dello Stato sul disegno di legge di Bilancio
per il 2021.
Legge di Bilancio 2021: confermate le detrazioni
fiscali in edilizia
Entrando nel dettaglio, gli articoli 12 e 13 della nuova legge
di Bilancio hanno prorogato al 31 dicembre 2021 le detrazioni
fiscali previste per gli interventi di risparmio energetico
(ecobonus), ristrutturazione edilizia
(bonus casa), acquisto di mobili di
arredo e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico
finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato
(bonus mobili), di recupero o restauro
della facciata esterna degli edifici esistenti (bonus facciate) e sistemazione a verde di
aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari,
pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di
pozzi nonché di realizzazione di coperture a verde e di giardini
pensili (bonus verde).
Legge di Bilancio: Proroga detrazioni riqualificazione
energetica (ecobonus) per il 2021
Per le spese sostenute nel 2021, per interventi di
riqualificazione energetica sui singoli immobili, la norma prevede
una detrazione pari al 50% per gli interventi di acquisto e posa in
opera di finestre comprensive di infissi e di generatori di calore
alimentati da biomasse combustibili. Per le altre tipologie di
intervento, inclusi gli interventi di sostituzione di impianti di
climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a
condensazione di efficienza almeno pari alla classe A (compresi
anche apparecchi ibridi e generatori di aria calda a condensazione)
è prevista un’aliquota pari al 65%.
La detrazione deve essere suddivisa in 10 quote annuali di pari
importo. A decorrere dal 2021 la legislazione vigente (articolo
16-bis del TUIR) prevede una detrazione pari al 36% da suddividere
in 10 quote annuali di pari importo. Le stime sono state effettuate
applicando una metodologia analoga a quella utilizzata nella
relazione tecnica a corredo dell’ultima norma di proroga delle
detrazioni in esame (Legge di Bilancio 2020).
Dalle ultime dichiarazioni dei redditi disponibili, presentate
nel 2019, risulta una spesa effettuata per l’anno 2018 di circa
3.234 milioni di euro. Ai fini della stima si assume
prudenzialmente una spesa complessiva pari a 4.250 milioni di euro
per il 2021, di cui 1.410 milioni di euro relativi alle spese per
le quali si può fruire della detrazione al 50% e 2.840 milioni di
euro relativi alle spese per le quali si può fruire della
detrazione al 65%. Sulla base di questa metodologia, la spesa annua
è considerata per la metà come spesa base (che sarebbe comunque
effettuata anche con la detrazione del 36%) e per la restante metà
come spesa addizionale. In relazione alle spese detraibili al 50%
si è considerata, per la spesa base, un’ulteriore percentuale di
detrazione di 14 punti rispetto a quelli previsti a legislazione
vigente e, per la spesa addizionale, una percentuale di detrazione
di 50 punti.
Con queste assunzioni, si stima per il 2021 un minor gettito
IRPEF pari a 45,1 milioni di euro annui ((705 x 14% + 705 x 50%) :
10). In relazione alle spese detraibili al 65% considerando, per la
spesa base, un’ulteriore percentuale di detrazione di 29 punti
rispetto a quelli previsti a legislazione vigente e, per la spesa
addizionale, una percentuale di detrazione di 65 punti, si stima un
minor gettito IRPEF pari a 133,5 milioni di euro annui ((1.420 x
29% + 1.420 x 65%) : 10) per il 2019.
La norma in esame è suscettibile di determinare un effetto
indotto correlato alla spesa aggiuntiva, stimato (sulla base di
percentuali analoghe a quelle adottate per stime precedenti) in
circa 425 milioni di euro per il 2021, cui corrisponde, utilizzando
un’aliquota pari al 10%, una base emersa al netto dell’IVA di 386,4
milioni di euro. Applicando ai predetti valori un’aliquota IVA del
10% e un’aliquota media delle imposte dirette pari al 28% si stima
un incremento di gettito conseguente all’effetto incentivante sugli
investimenti legato all’introduzione della norma, pari a +38,6
milioni di IVA e +108,2 milioni di IRPEF/IRES/IRAP per il 2021.
L’effetto positivo determinato dal maggior gettito fiscale è
concentrato nei primi anni, mentre quello negativo determinato
dalle minori entrate dovute alle detrazioni si diluisce negli anni
successivi. Tale andamento riflette la circostanza che le maggiori
entrate IVA e IRPEF/IRES/IRAP incidono per intero per ogni
esercizio finanziario; le minori entrate dovute alle detrazioni,
rateizzate in dieci anni, si ripartiscono e si cumulano nel
tempo.
L’effetto complessivo, in termini finanziari, è riportato nella
seguente tabella:
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