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Come trasformare il balcone in una serra solare – La Repubblica

Un’idea per sistemare il balcone? Trasformarlo in una serra solare. Si potrà avere un ambiente in più, magari anche per lo smart working (ma senza esagarere con gli arredi), e risparmiare energia. Il tutto con l’aiuto del Fisco. Le serre solari sono infatti strutture appositamente studiate per garantire il risparmio energetico sia nella stagione invernale che in quella estiva, grazie all’abbinamento con le schermature solari. Rientrano dunque negli interventi per i quali è prevista la detrazione del 50% nell’ambito del bonus Java, compresa la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. E per l’arredamento c’è anche il bonus mobili.

Calda d’inverno e fresca d’estate. Le serre solari, o blioclimatiche, sono specificatamente disciplinate per quel che riguarda le modalità costruttive, dato che hanno come obbiettivo quello di migliorare la climatizzazione degli abienti sfruttando la luce solare. Per appartenere a questa categoria le strutture da installare sui balconi o sugli spazi esterni collegati alla casa debbono assicurare almeno il 10% di risparmio energetico. La struttura può essere realizzata in vetro o con materiali plastici trasparenti, e deve essere apribile per una superficie pari ad almeno un terzo dell’involucro solare e dotata di schermature e/o dispositivi mobili o rimovibili. In questo modo d’inverno le vetrate potranno immagazzinare il calore solare durante le ore diurne e cederlo agli ambienti domestici durante la notte per mantenere la temperatura interna ottimale, riducendo i costi per il riscaldamento durante l’inverno. L’integrazione con le schermature solari, invece, dovrà consentire di ridurre almeno del 70% l’irradiazione solare massima durante il periodo estivo e creare quindi un ambiente fresco e ventilato.

Le regole. Le normative edilizia a livello regionale e comunale regolamentano nel dettaglio queste strutture, e solo rispettando queste norme è possibile ottenere la detrazione fiscale. In linea di principio, secondo le regole generali la serra deve avere le seguenti caratteristiche:
 

– essere orientata nell’arco tra sud-est e sud-ovest;
– avere un rapporto tra superficie vetrata e superficie totale di almeno il 70% in favore di quella vetrata;
– un volume lordo compreso tra il 10% e il 20% del volume riscaldato dell’edificio;
– potrà essere vivibile ma non deve determinare la nascita di una nuova stanza vera e propria.

In sostanza gli spazi esterni potranno entrare a far parte della casa, abitabili anche in inverno, ma la funzione principale deve essere comunque quelle di catturare l’energia solare, quindi non lo spazio non potrà essere arredato più di tanto per garantire, appunto, il risultato ottimale di accumulo del calore solare tramite le superfici vetrate. Per avere l’agevolazione fiscale, infatti la serra deve garantire un risparmio energetico durante la stagione invernale rispetto alla soluzione priva di energia solare.

Risparmio sempre certificato. Per ottenere l’agevolazione, quindi, il progettista dovrà certificare una riduzione del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale in quantità non inferiore al 10%. La certificazione è una condizione indispensabile per la detrazione.
 

A livello regionale le serre bioclimatiche sono state riconosciute come valide strategie per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e per questo sono stati definiti i parametri descrittivi e di calcolo necessari per la loro realizzazione. Tra le prime regioni ad integrare il sistema serra nella legislazione regionale Lazio, Lombardia, Umbria e Toscana.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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