UDINE. Quando conviene il Superbonus? Come si ottiene? E ancora, è davvero possibile non spendere nemmeno un euro?
Sono alcune delle domande che assillano i contribuenti dall’avvento del bonus 110%.
Una grande occasione per recuperare il patrimonio edilizio residenziale che si porta dietro però ancora molti dubbi e incognite. Anche sui rischi.
Perché in caso di errore a pagare è sempre il committente. La soluzione? Il committente deve farsi “accompagnare”.
Parola del coadiutore di direzione di Confartigianato servizi Fvg srl, dottor Lorenzo Mazzolini, e dell’architetto Roberta Flora, che giovedì 15 hanno risposto a queste a molte altre domande nel corso del webinar organizzato nell’ambito del Superbonus 110 digital event, la tre giorni promossa da Udine e Gorizia Fiere come anteprima alla prossima edizione della Casa moderna.
Di seguito alcune delle domande e le relative risposte offerte dagli esperti.
1. Qual è la prima cosa da fare?
Anzitutto è bene chiamare un tecnico per valutare lo stato dell’immobile, ipotizzare la strada da percorre e verificare la fattibilità.
Non ultimo è bene fare una prefattibilità di costo dell’opera per capire quali spese resteranno a carico del committente e se possiede tutte le condizioni fiscali.
2. Se non ho capienza fiscale non posso accedere al Superbonus?
Si può accedere al 110% cedendo il proprio credito, una volta vistato, direttamente o all’impresa che esegue i lavori a un’assicurazione o a una banca o a un terzo soggetto.
3. Come si cede il credito?
È molto semplice. Una volta accertati tutti i requisiti la cessione dev’essere comunicata dal beneficiario della detrazione in via telematica tramite il nostro Caf o da professionisti abilitati (commercialisti, consulenti del lavoro…).
4. Il superbonus si applica anche ai condomini?
Sì e potenzialmente è ancor più conveniente perché una volta esaurita la burocrazia, si riducono gli spazi di copertura, si riducono i costi fissi e aumentano le detraibilità per ogni committente.
5. È possibile non spendere nemmeno un euro?
Sulla carta certamente sì, ma nella pratica è molto difficile. Ci sono interventi che non possono rientrare nel superbonus ma che possono essere effettuati con i bonus dal 50 al 90%.
In generale la convenienza è notevole, ma qualche spesa è bene mettersi nell’ottica di doverla sostenere.
Anche per semplice superamento del tetto massimo detraibile o dei massimali di costo.
6. Vorrei comprare un immobile e usufruire del Superbonus per rimetterlo in sesto. Si può fare?
Suggeriamo prima di acquistare di verificare se la strada è percorribile, perché ad esempio l’immobile potrebbe risultare parzialmente difforme in modo tale da non essere compatibile con il bonus rendendolo così inutilizzabile, oppure potrebbe essere privo dell’impianti di riscaldamento e quindi non agevolabile con il superbonus risparmio energetico.
7. Come funzionano i controlli?
L’Agenzia delle entrate può controllare le pratiche per l’utilizzo del credito e in caso di errori o difformità può rivalersi sul committente chiedendo indietro il credito con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
Considerate le molte verifiche che accompagnano la pratica, dall’asseverazione del professionista all’intervento del commercialista in sede fiscale a quello dell’istituto bancario se il credito viene ceduto, è molto difficile che la pratica si porti dietro irregolarità, ma è anche vero che per dormire sonni tranquilli basta sottoscrivere una polizza assicurativa.
8. Non ho né tempo né competenze per seguire in prima persona la pratica, come posso fare?
Confartigianato-Imprese ha attivato un servizio capace di accompagnare i committenti dall’apertura della pratica alla fine.
Un tecnico viene a fare una prima valutazione a un costo calmierato e poi, se questa va a buon fine, si procede con il progetto di prefattibilità tecnica, energetica e fiscale, con la progettazione esecutiva, asseverazioni comprese, con l’accompagnamento bancario e assicurativo. —
Source: messaggeroveneto.gelocal.it
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