Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieAgevolazioni sui Beni Immobili delle ImpreseNiente Tasi per gli immobili produttivi – Il Messaggero Veneto

Niente Tasi per gli immobili produttivi – Il Messaggero Veneto

Il Comune riduce le tasse pur garantendo servizi e opere. Ma il sindaco si appella alla Regione: riveda i rapporti con lo Stato

LATISANA. Garantire un adeguato standard nei servizi e poter proseguire con alcune opere pubbliche: il tutto in un sistema di imposizione fiscale il più equo possibile. Il Comune di Latisana ci prova, nei limiti delle proprie competenze, a ridurre la pressione fiscale. E quindi no alla Tasi per gli immobili produttivi e le seconde case, già gravati dall’Imu, con il duplice effetto di esentare dal pagamento della Tasi gli affittuari e permettere alle imprese di scaricare il 20% di Imu ai fini Ires.

E, ancora, esenzione dal pagamento della Tasi per gli immobili con rendite catastali fino a 400 euro. Detrazioni variabili fra 70 e 60 euro per le rendite da 400 a 600, con benefici per i possessori di prima casa con rendite catastali di basso valore e un risparmio medio del 25% rispetto alla vecchia Imu per chi ora dovrà pagare la Tasi. Invariate, poi, le aliquote Imu per gli altri immobili, con una novità per le seconde case, abitate da parenti in linea retta entro il primo grado (genitori, figli), per le quali è stata prevista una diminuzione di aliquota dal 7,6 al 5 per mille.

Sono solo alcune delle novità approvata dalla giunta latisanese, assieme al bilancio di previsione, prossimo alla discussione in consiglio comunale: in arrivo anche risparmi per la tassa rifiuti, con un taglio medio pari all’8%, ottenuto razionalizzando alcuni costi sostenuti dal Comune e reinvestendo nella gestione del servizio le maggiori entrate Tares del 2013.

«Spero che il prossimo anno i Comuni possano agire in contesti migliori di quelli in cui abbiamo operato ultimamente – è il commento del sindaco Salvatore Benigno, a pochi giorni dall’approvazione, da parte della sua giunta, del documento contabile -; in caso contrario, il patrimonio di autonomia e di autogoverno che ha contrassegnato il sistema degli enti locali della nostra Regione verrà irrimediabilmente compromesso».

Sulla questione Tasi il sindaco di Latisana parla poi di un vero e proprio paradosso: «È ben vero che la scelta sulla determinazione delle aliquote è demandata ai singoli Comuni, ma è altrettanto vero che lo Stato richiede anche per quest’anno il versamento del maggiore gettito fiscale derivante dall’Imu. Una partita molto impegnativa per Latisana che dovrà versare allo Stato per il 2014 più di 1 milione di euro. Come a dire tu Comune fai quello che vuoi, ma a me, Stato, il mio me lo devi garantire comunque. Da qui la scelta – spiega il primo cittadino – di introdurre la Tasi per garantire il pagamento allo Stato di quanto dovuto. Un paradosso che non possiamo accettare in silenzio. Ciò che i cittadini pagano deve restare nel territorio. E non prendere altre vie».

«Ribadisco – conclude il sindaco Salvatore Benigno – quanto ho avuto già modo di dire più volte: la Giunta regionale ridefinisca al più presto i rapporti finanziari con lo Stato, altrimenti non ha più senso parlare di specialità per il Friuli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment