Folla di cittadini, imprenditori e personalità politiche ed artigiane questa mattina a Carugo dove è intervenuto il vice-premier Luigi Di Maio. Il leader del Movimento 5 Stelle era l’ospite d’onore dell’incontro organizzato dal “Drappobianco”, il gruppo di imprenditori rappresentato dal fondatore Giuseppe Caggiano e dal presidente Giovanni Scaccia. Al fianco del Ministro Di Maio, c’era il Sottosegretario del Movimento 5 Stelle Stefano Buffagni, e il Presidente di Assioma nonché “padrone di casa” Pietro Pizzamiglio.
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Non sono voluti mancare tanti portavoce del Movimento 5 Stelle tra cui il consigliere regionale Raffaele Erba e i deputati Giovanni Currò’ e Fabiola Bologna. Diversi i temi toccati dal Ministro Di Maio durante il suo lungo intervento, applaudito dalle circa 300 persone presenti all’incontro: il vice-premier ha parlato delle misure adottate per ridurre le tasse sugli immobili produttivi, di riduzione del cuneo fiscale, tutela del Made in Italy, futuro e innovazione ma pure di una nuova visione dell’Europa in vista delle elezioni del 26 maggio. “E’ la terza volta che vengo qui: se oggi la deducibilità dei capannoni è stata portata al 60% lo dovete agli imprenditori del “Drappobianco” che sono venuti a Roma per discuterne con il Governo. Pagare le tasse su un capannone era una follia”, ha detto Di Maio in apertura.
“Ora – ha proseguito il leader del Movimento 5 Stelle – dobbiamo ridurre il cuneo fiscale per consentire alle imprese che assumono un dipendente di pagare un solo stipendio e non due. Inizieremo ad aiutare le piccole e medie imprese che rappresentano il 99% delle aziende italiane”. Fondamentale, per rilanciare l’economia, è proteggere il Made in Italy:“Abbiamo stanziato 140 milioni di euro, non era mai successo prima – ha detto Di Maio – In questi mesi stiamo testando la “Blockchain”: si tratta di una tecnologia che consente di tracciare l’origine del prodotto semplicemente tramite l’utilizzo del cellulare. Applicando questo sistema, speriamo di recuperare almeno 20 miliardi da utilizzare per aiutare promuovere il Made in Italy nel mondo e tutelare le nostre imprese”.
I primi risultati dell’azione del nuovo Governo sono sotto gli occhi di tutti: nel trimestre gennaio-marzo 2019, l’Italia ha superato la Germania nei dati relativi alla produzione industriale e le esportazioni sono aumentate del 2,5%. “Questo è un punto di partenza e non di arrivo”, ha assicurato il vice-premier che ha poi sottolineato l’importanza di puntare “sull’innovazione e nella conversione ecologica delle aziende per diminuire le emissioni e gli impatti ambientali”.
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