I più combattivi sull’estensione sono stati però i pentastellati che, da tempo, insistono sulla proroga e in mattinata hanno fatto uscire una nota, firmata dalla delegazione al governo (Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Stefano Patuanelli e Fabiana Dadone), in cui comunque hanno provato a stemperare le tensioni prima che arrivasse la rassicurazione del ministro dell’Economia.
Il quale in Consiglio dei ministri ha spiegato che si impegnerà per l’inserimento della proroga del superbonus nel 2023 dopo una valutazione sugli effetti della misura da fare dopo l’estate sulla base dei dati disponibili. Se questa valutazione sarà positiva le risorse potranno essere inserite nella legge di bilancio. «Dopo settimane di lavoro, siamo contenti di constatare che nel Pnrr ci siano oltre 10 miliardi di euro per il superbonus. Inoltre nel fondo investimenti ci sono altri 8 miliardi di euro. La delegazione M5S in Cdm chiederà garanzie nero su bianco affinché nei prossimi provvedimenti economici venga prorogato al 2023».
Di Maio: governo nato per stabilità e ritorno alla normalità
Un concetto ribadito poi da Di Maio anche con una riflessione pubblicata sul suo profilo Facebook in cui il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale ha voluto rimarcare anche alcuni messaggi. «Questo governo, nato dopo un’inspiegabile crisi, si fonda su un concetto molto chiaro: lavorare con responsabilità per dare stabilità al Paese e risposte concrete ai cittadini, che da oltre un anno stanno subendo gli effetti della pandemia». Dunque, ha detto il ministro, «dobbiamo creare le condizioni necessarie al ripristino della normalità. Da lunedì, con le riaperture, inizierà una nuova fase. Ed è chiaro che dobbiamo riuscire ad andare oltre: eliminare il coprifuoco è un obiettivo condiviso da tutti, ma ogni passo va compiuto con cautela e soprattutto in sicurezza». Dunque, prosegue Di Maio, «dobbiamo creare le condizioni necessarie al ripristino della normalità. Da lunedì, con le riaperture, inizierà una nuova fase. Ed è chiaro che dobbiamo riuscire ad andare oltre: eliminare il coprifuoco è un obiettivo condiviso da tutti, ma ogni passo va compiuto con cautela e soprattutto in sicurezza».
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L’ultimatum pentastellato alla vigilia del Cdm
Alla fine, quindi, sul superbonus è stato trovato un compromesso politico con l’impegno del ministro a individuare la sede delle risorse per assicurare la proroga della misura a tutto il 2023 nella prossima legge di bilancio. Rassicurazioni che hanno finito per disinnescare la mina esplosa alla vigilia del Cdm con i pentastellati sul piede di guerra dopo l’ultima bozza trapelata venerdì 23 aprile: «Per noi sarà molto difficile dire sì al Pnrr qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione. Il M5S si aspetta «inequivocabili segnali da parte del presidente del Consiglio già lunedì in Parlamento», avevano detto alcuni esponenti del M5S nella mattinata di sabato 24 aprile.
Conte: l’estensione dell’agevolazione fiscale è essenziale
A dare manforte sul superbonus era poi intervenuto l’ex premier Giuseppe Conte: «La transizione ecologica è una priorità sia per me che per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica. In quest’ottica, il superbonus 110% è una misura fondamentale. La presenza del superbonus nel Pnrr è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura. La misura del superbonus va prorogata fino al 2023 e, anzi, è necessario intervenire per renderla ancora più semplificata. Occorrono segnali politici forti e chiari».
Source: ilsole24ore.com
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