C’è però chi non si perde d’animo e si reinventa un presente all’insegna del green
Storia di Greta
Ieri ho ricevuto un’e-mail in cui Greta, una barista disoccupata, mi ha raccontato la sua storia. Dopo un crollo emotivo dovuto alla pandemia ed alla perdita delle proprie certezze in ambito lavorativo, questa intraprendente trentenne decide di non perdersi d’animo e, ricercando nuovi stimoli, si butta in un’avventura di e-commerce, attraverso la pubblicazione di un profilo Instagram, dove propone candele e manufatti rigorosamente green. Si tratta di un progetto di riciclo creativo, grazie alle bottiglie conservate dal marito in tanti anni di attività, che dona ad esse nuova vita: ecco che una bottiglia di Moët & Chandon si trasforma in un vaso da fiori o una lattina di aranciata in una candela profumata, per la quale viene utilizzata esclusivamente cera di soia e stoppini in legno o cotone. Il tutto perfezionato da originali packaging dall’anima e dall’aspetto bio. Quando il mondo sembrava crollarle addosso, Greta ha deciso di reagire, sforzandosi di vedere la luce in fondo al tunnel e regalando, con la sua nuova attività, un messaggio di speranza, oltre che di rispetto per l’ambiente che tutti noi condividiamo (gli affascinante lanci di sonde su Marte per ora non ci hanno ancora confermato la possibilità di poter colonizzare un altro pianeta).
Greta e gli altri
Il progetto di Greta però non è un caso isolato, di questi tempi in cui la pandemia e le sue nefaste conseguenze a livello globale inducono ad aguzzare l’ingegno: molti giovani stanno riscoprendo i valori agresti, decidendo di investire, grazie anche ai contributi a fondo perduto ed alle agevolazioni, nel campo del nonno dimenticato per troppo tempo o ristrutturando cascinali di famiglia. Negli ultimi cinque anni, il numero dei giovani imprenditori agricoli è cresciuto del 14%, con un balzo significativo registrato proprio nel corso del 2020. I dati sono quelli forniti da Coldiretti in merito all’investimento nel comparto degli under 35 italiani, sempre più attratti dalla campagna a discapito delle altre attività produttive. Anche quest’anno inoltre è stata confermata la detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per sistemare aree verdi, otre all’ecobonus, ossia la detrazione fiscale riconosciuta per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici già esistenti.
Dall’India l’ultima iniziativa eco friendly
In tutto il mondo si moltiplicano le iniziative e le attività lavorative volte alla tutela del nostro pianeta, nella direzione di un consumo consapevole. E’ il caso di Abhinav Talwar, cresciuto in una piccola città montana dell’India chiamata Dagshai, tra imponenti pini e paesaggi mozzafiato. L’amore per la sua terra fa nascere in lui la preoccupazione per gli incendi boschivi che ogni anno minacciano le foreste dell’Himalaya, causati principalmente dall’intensificazione dell’agricoltura e dal cambiamento climatico. Gli aghi di pino caduti, essendo molto infiammabili, contribuiscono notevolmente alla diffusione degli incendi boschivi. In estate, ricoprendo il terreno della foresta e formando uno spesso tappeto, gli aghi consentono alle fiamme di propagarsi più rapidamente, influenzando quindi il clima e l’ecosistema della zona. È così che nel 2020, insieme alla co-fondatrice Bhoomi Thakkar, viene avviata Vasshin Composites, azienda innovativa ed attenta ai bisogni dell’ambiente, che utilizza gli aghi di pino secchi per creare stoviglie biodegradabili. Il prossimo 22 aprile sarà l’Earth day, una giornata per ricordarci di essere riconoscenti nei confronti del pianeta che ci ospita, attraverso manifestazioni in giro per il mondo, perlopiù in streaming, data l’impossibilità di radunarci ed aggregarci come prima della pandemia. L’invito è quello di cercare di assomigliare un pò di più a Greta ed a Abhinay Talwar, piuttosto che a Donald Trump, la cui coscienza ecologista è inesistente.
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