«L’unica cosa che condividiamo del documento esaminato ieri in Consiglio dei ministri è la parola bozza». È lapidario il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dell’ultima release del Piano nazionale di ripresa.
Bocca sottolinea che «al Turismo, settore più colpito della pandemia, che vale più del 13% del Pil e a parole viene definito strategico per lo sviluppo del Paese, viene dedicata scarsa attenzione, con una dotazione finanziaria esigua (3,1 miliardi di euro per cultura e turismo, pari all’1,6% dei 196 miliardi previsti dal piano), per di più orientata quasi unicamente ai grandi attrattori turistico culturali».
Il presidente degli albergatori italiani chiede che «il Piano venga integrato con urgenza, prevedendo una linea di intervento volta a sostenere la riqualificazione dell’intero sistema d’offerta turistica. Se il Governo non ha idee, chiami le imprese al tavolo e le proposte non mancheranno».
«Invitiamo il Governo a non essere timido, conclude Bocca: scriva esplicitamente nel piano che le risorse destinate all’efficientamento dell’edilizia privata sono destinate anche alla riqualificazione degli immobili produttivi».
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