Guida Ricostruzione post sisma Italia centrale e Superbonus 110%: nuovo pdf del Fisco sull’uso e il cumulo di incentivi e contributi statali.
Una guida operativa a cura dell’Agenzia delle Entrate, su indicazione del Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione post sisma 2016/2017, a disposizione di cittadini, professionisti e operatori economici, per illustrare gli strumenti pratici e fornire chiarimenti per l’utilizzo combinato del Superbonus 110% ed altri incentivi fiscali con il contributo pubblico concesso per la riedificazione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016 e 2017. La guida illustra le modalità di applicazione del Superbonus nell’ambito dei progetti di ricostruzione, fornisce i dettagli delle norme e disposizioni regolatorie, indica le modalità di coordinamento degli incentivi fiscali e del contributo per la ricostruzione post sisma previsto dall’art. 5 del decreto legge n.189/201.
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Uno strumento per i diretti interessati ma anche per i professionisti e le imprese impegnate nella ricostruzione, dunque, con riferimento agli immobili danneggiati dal terremoto, soprattutto per la parte di spesa eccedente il contributo per la ricostruzione. La guida chiarisce infatti alcuni aspetti molto interessanti. Ad esempio:
- basta una sola istanza, un progetto unico con procedure semplificate per la fatturazione e la rendicontazione, sia ai fini della concessione dei contributi pubblici che delle detrazioni.
- i cittadini che hanno già presentato domanda, ottenuto il contributo o avviato i lavori, possono ancora accedere al Superbonus per le spese rimaste a carico, anche presentando una variante progettuale in corso d’opera.
- il comma 4-ter dell’articolo 119 del DL 34/2020 ha previsto un aumento del 50% dei tetti di spesa ammissibili al Superbonus in alternativa (ossia con la rinuncia) al contributo per la ricostruzione.
Nella guida tutti i chiarimenti del caso, con i riferimenti normativi e la descrizione delle procedure da seguire per ottimizzare i costi per interventi dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, oppure fino al 31 dicembre 2022 se al 30 giugno dello stesso anno viene realizzato almeno il 60% dell’intervento.
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