Da quando i monopattini hanno potuto godere degli incentivi per l’acquisto, grazie al Bonus Mobilità contenuto nel Decreto Rilancio del 2020 emanato dal Governo Conte bis per promuovere la mobilità sostenibile, c’è stata una vera e propria proliferazione. L’obiettivo era quello di decongestionare il traffico urbano, permettendo agli utilizzatori di raggiungere il luogo di destinazione (scuola, lavoro, amici o parenti) in autonomia nel rispetto del distanziamento sociale imposto dall’emergenza COVID -19.
SITUAZIONE FUORI CONTROLLO
Forse non è stato calcolato bene l’effetto di questa misura, che ha portato molte persone che prima non usavano neanche uno scooter 50 cc e tanto meno la bicicletta a mettere entrambi i piedi su quella stretta pedana su due ruote, creando non pochi problemi di sicurezza. Alzi la mano chi non si è fatto sorprendere la sera, tornado da lavoro al buio, da un monopattino lungo la strada senza luci a viaggiare ai 30-40 km/h. Non proprio la migliore delle situazioni, considerando poi che non è previsto l’obbligo di indossare il casco.
I monopattini si possono acquistare ovunque, dai negozi sportivi ai supermercati, dai negozi di elettronica e, ovviamente, online, sia sugli eshop che nei marketplace più noti. Se si fa una ricerca online, è imbarazzante la facilità con la quale è possibile trovare monopattini elettrici da 500 watt, ma anche 3200 watt con ammortizzatori e mini ruote tassellate, mentre altrove vengono recensiti veri e propri scooter elettrici da 70-80 km/h presentati come monopattini elettrici.
E proprio nelle due piattaforme di ecommerce più note al mondo si è accanita la Procura di Milano, che ha fatto sequestrate 8 pagine su Amazon e eBay, dove venivano venduti ciclomotori camuffati da monopattini: una vendita ingannevole perché dotati di sella e con una potenza superiore ai 500 watt (anche fino a 3200 watt!), ma presentati come monopattini elettrici inducendo così gli utenti interessati a ritenerli idonei per l’uso su strada, mentre erano assimilabili a veri e propri ciclomotori.
SOFISTICAZIONE AL BANDO
La Procura milanese però ha voluto vederci chiaro e il gip Guido Salvin ha disposto il sequestro preventivo di 8 pagine pubblicate sulle due piattaforme, in seguito a una indagine che per il momento resta a carico di ignoti, ai quali viene contestata la tentata frode in commercio. Nel decreto di sequestro inoltre si legge che, osservando l’attuale normativa, i monopattini elettrici non devono superare una velocità massima 25 chilometri orari e che “Per rimanere equiparati ai velocipedi e non diventare ciclomotori, non devono essere dotati di posti a sedere, è proibito il trasporto di altre persone oltre al conducente, e devono essere muniti di luci anteriori bianche o gialle e catadiottri rossi posteriori senza i quali non possono circolare in ore notturne”. Infatti, i modelli venduti online su Amazon ed eBay erano “dotati di sellino, in questo caso, risultano avere caratteristiche identiche a quelli un ciclomotore e pertanto devono applicarsi le norme corrispondenti, a partire dagli obblighi di immatricolazione, casco e assicurazione, con tutte le conseguenti sanzioni in caso di inottemperanza”.
NON BASTA L’ETICHETTA
La conclusione del gip Salvini è che “non può bastare etichettare un mezzo come monopattino per eludere tutte le norme previste per la categoria di veicoli a cui è invece riconducibile”. Fate molta attenzione quindi se volete acquistare uno di questi veicoli, perché potreste imbattervi in brutte sorprese sotto forma di conseguenze legali se venite sorpresi a ad utilizzare su strada monopattini elettrici non idonei a circolare: per esempio, di recente la polizia di Bolzano ha elevato una multa di 1.1000 euro a una persona che stava circolando con un monopattino elettrico dotato di sellino.
NUOVE REGOLE IN ARRIVO
Questo problema è arrivato in Parlamento, già al lavoro sulla riforma del Codice della Strada, con una particolare attenzione sui monopattini e la loro presenza sempre più numerosa. Le proposte allo studio avanzate e che andranno discusse alla Camera e al Senato sono le seguenti:
- – guida riservata ai solo maggiorenni;
- – obbligo di indossare il casco e il giubbotto catarinfrangente;
- – divieto di circolazione dopo il tramonto;
- – limite di velocità a 20 km/h su strada, 12 km/h su pista ciclabile e 6 km/h in aree e percorsi pedonali;
- – circolazione possibile nelle sole strade urbane che hanno il limite di 30 km/h e sulle piste ciclabili;
- – divieto di sosta sui marciapiedi, con possibilità di rimozione; – copertura assicurativa obbligatoria.
Non resta che attendere la discussione e vedere se le proposte verranno accettate, modificate oppure rifiutate.
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