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Superbonus 110%: burocrazia e PA sono un freno ad ogni iniziativa – Lavori Pubblici

Si continua a parlare di Superbonus 110% e ad
analizzare le modifiche che si stanno studiando all’interno del
nuovo
Decreto Semplificazioni
che, probabilmente, sarà
definito entro questo mese di maggio.

Superbonus 110%: le modifiche dal Decreto Semplificazioni

Il nuovo Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti in materia
di transizione ecologica”, ma già ribattezzato Decreto
Semplificazioni-bis, prevede infatti parecchie modifiche
all’art. 119 del D.L. n. 34/2020
(Decreto Rilancio) che hanno il triplice scopo di
semplificare la parte iniziale relativa alle
verifiche necessarie per far partire i cantieri, definire
meglio alcune problematiche
che hanno lasciato molti dubbi
agli operatori (tra le quali l’impianto
termico
) e ampliare l’orizzonte temporale.

Speciale Superbonus

Superbonus 110%: l’intervista al Presidente OICE

Ma non sono solo questi i principali mali di cui è affetto il
bonus 110% oltre che ogni iniziativa privata che coinvolge la
pubblica amministrazione. Ed è proprio di questo di cui abbiamo
parlato con il Presidente dell’OICE, Gabriele
Scicolone
, al quale ho posto alcune domande che riporto di
seguito unitamente alle sue risposte.

Domanda. La proroga del superbonus 110%
all’interno del PNRR non è arrivata ma è stato previsto un Decreto
Legge da pubblicare entro maggio che estenderà l’orizzonte
temporale e modificherà/semplificherà molti adempimenti. Qual è il
suo punto di vista?

La proroga è sicuramente necessaria, e non per “capriccio”, ma
perché le attività del superbonus necessitano di tempi di
gestazione medio-lunghi, dell’ordine di un semestre o più.
L’orizzonte temporale del 2022 è troppo stretto e diventa un
deterrente ad iniziare. Quindi, senza un orizzonte di medio termine
di fronte, i condomìni non iniziano gli iter. Morale, stiamo
perdendo i mesi inutilmente. Ma siamo fiduciosi in questo Governo e
la proroga arriverà.

Domanda. Il PNRR ha visto nella valutazione
dello stato legittimo degli immobili una delle principali cause che
hanno bloccato e rallentato molti interventi. Secondo lei è questa
la problematica principale?

Risposta. Sicuramente è una delle cause
principali, in combinato disposto con l’asseverazione richiesta ai
professionisti e progettisti che devono attestare, senza tema di
smentita, la legittimità degli immobili. E’, su due piedi, una cosa
giusta, ma non fa i conti con la realtà dell’edilizia nel nostro
Paese e con quanto avvenuto negli ultimi decenni del secolo scorso.
Credo che qualche tipo di accorgimento per allentare un po’ le
maglie vada trovato come ad esempio una salvaguardia per gli
edifici realizzati prima dell’entrata in vigore della legge
765/67.

Domanda. Il nuovo Decreto Legge, sempre se ne
saranno confermati i contenuti, prevede che tutti gli interventi
relativi all’isolamento termico a cappotto che non prevedano una
modifica delle facciate e delle coperture siano considerati opere
di manutenzione ordinaria ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera
a), del DPR n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia). Crede che questo
servirà a velocizzare il processo?

Risposta. Sarebbe senz’altro un aiuto allo
snellimento dell’iter delle pratiche più semplici, che però
comunque troverebbero fattibilità.

Domanda. Viene anche prevista una modifica
dell’art. 119, comma 13-ter relativo alla valutazione dello stato
legittimo delle parti comuni, in cui viene specificato che
l’accertamento dei tecnici deve limitarsi solo alle porzioni di
parti comuni interessate dagli interventi e non tutte le parti
comuni. Viene anche aggiunto il comma 13-quater che prevede una
perizia giurata da parte dei tecnici per le pratiche di condono
ancora inesitate ma si lascia alle amministrazioni competenti la
possibilità di revoca delle agevolazioni eventualmente già erogate.
Qual è il suo giudizio?

Risposta. Anche il poter trattare le sole parti
comuni interessate dall’intervento è un aiuto al necessario
snellimento burocratico (anche se in maniera quantomeno “atipica”),
come d’altronde la possibilità di procedere tramite perizia giurata
in persistenza di un condono inesitato, seppure si aggiungono
ancora responsabilità ai professionisti a causa di inefficienze
altrui.

Domanda. In definitiva, ritiene che le
modifiche previste dal nuovo Decreto Legge potranno incidere
sensibilmente ad incrementare gli interventi?

Risposta. Sì, le innovazioni che si ipotizza
che introdurrà il DL semplificazioni, possono incidere
sensibilmente ad incrementare gli interventi, ma ci sembrano
insufficienti per quanto necessiterebbe, per il Superbonus 110% e
per ogni altra attività del settore che coinvolge la PA.

È ormai evidente ai più che la burocrazia e il funzionamento
della PA rappresentano un freno potentissimo ad ogni iniziativa,
che appare difficile si possa superare o contemperare con “aggiustamenti” di dettaglio. Sembra invece che una larga serie di
circostanze, forse epocali, abbia posto le condizioni per
introdurre modifiche basilari, con coraggio e lungimiranza.

Ringrazio il Presidente OICE per il contributo e lascio come
sempre a voi ogni commento.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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