Il modello 730 2021 precompilato è ora disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e si dovrà presentare entro il 30 settembre 2021. È necessario quindi cominciare a esaminare quali novità sono presenti al suo interno e quali spese dell’anno d’imposta 2020 sono detraibili e deducibili. La Legge di Bilancio 2020 ha predisposto un nuovo regime per le spese detraibili al 19%: possono essere scaricate dalle tasse solo se eseguite con modalità di pagamento tracciabili (carta di credito o prepagata, bancomat, assegno bancario o circolare, bonifico bancario o postale). Questa misura non vale però per alcune spese particolari, come quelle relative all’acquisto di medicinali e dispositivi medici o alle prestazioni sanitarie eseguite presso strutture pubbliche e private accreditate all’SSN. All’interno del 730/2021, un’ulteriore novità riguardante le detrazioni è che la percentuale di recupero diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito del contribuente. Fino ai 120mila euro rimane al 100%, dai 120mila a 240mila diminuisce progressivamente, per poi azzerarsi dai 240mila euro in poi. Ma andiamo a esaminare nel dettaglio la lista delle principali spese detraibili e deducibili e quali documenti è necessario presentare per attestarle.
Quali sono le spese che si possono detrarre nel 730: la lista completa
Le spese detraibili nel 730 sono quelle che possono essere sottratte in percentuale dall’imposta Irpef lorda. Hanno percentuali di detraibilità che vanno dal 19% al 110% (nel caso del Superbonus). Vediamo la lista delle principali detrazioni:
- spese mediche
- spese per gli interessi passivi dei mutui
- spese per l’intermediazione immobiliare
- spese di assicurazione
- spese di istruzione (non universitarie e universitarie)
- spese funebri
- spese per attività sportive praticate dai ragazzi
- spese veterinarie
- spese di affitto
- spese per il trasporto pubblico
- spese di ristrutturazione (Bonus 50%) e risparmio energetico (Ecobonus 65%)
- spese ai fini del Sismabonus
- spese ai fini del Bonus Facciate 90%
- spese ai fini del Superbonus 110%
- spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici (Bonus mobili)
- spese per interventi di sistemazione a verde (Bonus Verde)
- tutto il comparto delle erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, Onlus, fondazioni culturali, scientifiche ecc
Modello 730 2021, l’elenco delle spese deducibili dal reddito
Le spese deducibili nel 730 sono quelle che possono essere sottratte dall’ammontare del reddito complessivo del contribuente. Vediamo quali sono le principali:
- contributi previdenziali e assistenziali
- contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali
- assegni periodici corrisposti all’ex coniuge
- contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari
- contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose
- spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità
- contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale
- contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo
- tutto il comparto delle erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, culturali, scientifiche, ecc.
Tracciabilità delle spese detraibili: quali documenti sono necessari?
La Legge di Bilancio 2020 ha predisposto un nuovo regime per le spese detraibili al 19%: possono essere scaricate dalle tasse solo se eseguite con modalità di pagamento tracciabili (carta di credito o prepagata, bancomat, assegno bancario o circolare, bonifico bancario o postale). Questa misura non vale però per alcune spese particolari: l’acquisto di medicinali e dispositivi medici o prestazioni sanitarie eseguite presso strutture pubbliche e private accreditate all’SSN, gli interessi dovuti nascenti da mutui ipotecari per l’acquisto o la costruzione dell’abitazione principale, gli interessi dovuti nascenti da mutui agrari e le ristrutturazioni di immobili.
Le spese la cui detrazione prevede l’obbligo di pagamento con modalità tracciabili possono essere attestate presentando alcuni specifici documenti:
- lo scontrino o la fattura rilasciata dall’esercente o dal professionista (devono riportare che il pagamento è stato effettuato tramite carta o bancomat)
- l’estratto conto bancario, la copia del bollettino postale o del MAV
- l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale da parte del percettore delle somme
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