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Confindustria, Spanò: Crotone impreparata ad affrontare le nuove sfide – Il Crotonese


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CROTONE – Per Confindustria Crotone il territorio non è ancora pronto per affrontare le sfide legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza ed alle altre risorse europee, nazionali e locali la cui programmazione è alle porte oppure sono state già impegnate e sono quindi disponibili. Il giudizio, duro, è scaturito dall’ultimo Consiglio direttivo nel corso del quale sono state affrontate alcune problematiche sulle quali si registrano, a parere degli industriali locali, “ancora ritardi ed incertezze”.

“Dobbiamo purtroppo riscontrare che mancano all’appello le precondizioni per cogliere, programmare e progettare azioni ed interventi in grado di dare una marcia in più ad un territorio con tante potenzialità” dichiara il presidente Mario Spanò. “La Zona economica speciale è una di queste, ma la grave crisi del Corap, sulla quale non vediamo oggi soluzioni chiare, rischia di vanificarne le potenzialità di attrazione di nuovi investimenti nell’area industriale di Crotone”.


“Abbiamo colto positivamente l’impegno dell’Amministrazione comunale a completare la propria  pianta organica. Dobbiamo però ricordare – aggiunge Spanò – che oggi è preclusa alle imprese la possibilità di lavorare per realizzare gli interventi agevolati con l’Ecobonus 110, a causa delle forti difficoltà della macchina comunale ad espletare le relative procedure. Questo è un limite che oggi penalizza le nostre imprese”.

Confindustria sollecita “una macchina amministrativa e procedure a livello locale in grado di dare tempi di risposta certi”, auspicando “un confronto serio” con le istituzioni regionali e locali. “Attendiamo ancora di capire – aggiunge il presidente – se e quando ci saranno dei ristori per le imprese colpite dall’alluvione del novembre 2020”. A questo proposito “abbiamo chiesto, come Unindustria Calabria, un incontro con il direttore generale della Protezione civile regionale”, mentre “giova ricordare che gli eventi atmosferici che si verificano nell’ultimo scorcio dell’anno non sono più eccezionali e danneggiano ogni anno territori e imprese”.

“Ritardi ed incertezze” si registrano anche sul fronte sanitario, segnatamente nel contrasto alla pandemia. “La vaccinazione anti Covid 19 per i dipendenti delle aziende presso le strutture sanitarie accreditate non è ancora partita” lamenta ancora Spanò. “Unindustria Calabria ha sottoscritto il protocollo con la Regione ed il commissario straordinario per la sanità, oltre che l’accordo con le strutture sanitarie che si sono proposte come punti vaccinali, ma siamo ancora in attesa delle necessarie autorizzazioni per consentire alle imprese associate di richiedere la vaccinazione per i propri dipendenti”.



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