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Il nodo del computo metrico: come evitare errori nel Superbonus – Il Sole 24 ORE

3′ di lettura

Il computo metrico nell’ambito Superbonus rappresenta un documento fondamentale non solo per la valutazione ex-ante delle opere da eseguire, ma anche in relazione alle asseverazioni tecniche da produrre obbligatoriamente per ogni stato di avanzamento lavori.
La dimostrazione delle congruità delle spese è infatti una delle tematiche più delicate nel pur complesso panorama normativo che incornicia il Superbonus 110%. In base al decreto 6 Agosto 2020 (cosiddetto Decreto Requisiti) per ogni intervento di efficienza energetica agevolato tramite detrazioni fiscali, a partire dal 6 Ottobre 2020, è necessario che un tecnico attesti la rispondenza ai pertinenti requisiti tecnici (fissati nello stesso decreto) e la congruità delle spese sostenute in relazione all’intervento stesso.

Come funziona il computo metrico

Secondo quanto stabilito al punto 13 dell’allegato A dello stesso decreto, il tecnico dovrà dimostrare la congruità delle spese redigendo un computo metrico sulla base di prezzari locali, prezzario “DEI” o per via analitica. È importante notare che, trattandosi dell’attuazione dell’articolo 14 comma 3-ter del decreto legge 63 del 2013, queste regole si applicano, salvo qualche eccezione, a tutti gli interventi “ecobonus”. Si può prescindere dalla redazione di un computo metrico soltanto nei casi in cui l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore (ad esempio la sola sostituzione di infissi), in questi casi si potrà fare riferimento ai massimali di spesa specifici allegati allo stesso decreto. Fin qui nulla di particolarmente nuovo per i tecnici, abituati alla redazione di computi metrici basati su prezziari locali, sia nell’ambito di opere pubbliche, ma anche di ricostruzioni post-sisma e a volte di incarichi privati. La normativa superbonus impone ai tecnici di dimostrare, attraverso questo strumento, che le spese fatturate e portate in detrazione siano in primo luogo non maggiori dei massimali previsti per ogni tipologia di intervento e, inoltre, “congrue” in base alla natura e alla misura delle opere o prestazioni realizzate.

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Il nodo “spese professionali”

La questione si complica dal momento che le spese ammesse a detrazione non sono soltanto quelle relative alla realizzazione delle opere, ma anche le spese professionali (progettazione, direzione lavori, sicurezza, asseverazione, certificazione energetica, etc..) e altri oneri detraibili connessi alla realizzazione dell’intervento, quali ad esempio quelli relativi al rilascio del visto di conformità previsto dallo stesso art. 119 del decreto rilancio.

In particolare, gli onorari professionali possono incidere significativamente sulla spesa complessiva. Anch’essi vanno infatti sottoposti al giudizio di congruità del tecnico, che dovrà fare riferimento alle metodologie e i parametri contenuti nel decreto del Ministro della giustizia del 17 Giugno 2016. In base a questo decreto, l’ammontare di ogni prestazione professionale viene commisurato alla complessità e agli importi totali dei lavori, suddivisi per categorie d’opera omogenee (impianti, strutture, edilizia, etc..).Il computo metrico nell’ambito Superbonus va quindi inteso come un documento che raccoglie un quadro complessivo delle spese detraibili, attraverso il quale il tecnico dimostra la congruità delle spese stesse e determina l’importo associato ad ogni singolo intervento in modo da garantire il confronto con i massimali previsti dalla legge. Qui si deve fare molta attenzione alla redazione del documento; nel gergo tecnico infatti si parla di computo metrico estimativo facendo riferimento ad un elenco di opere e dei costi ad esse associate in funzione della misura in cui queste opere vengono realizzate.

Istruzioni per l’uso

Normalmente le spese professionali e altri oneri non fanno parte del computo metrico, ma vengono calcolate a valle di questo, anche in funzione degli importi in esso determinati, componendo un quadro economico complessivo del lavori. Il tecnico si troverà quindi di fronte alla necessità di redigere un computo metrico dei lavori che includa sia le spese attribuibili ad ogni lavorazione che i corrispettivi professionali e tutti gli altri oneri detraibili. Fatto ciò dovrà ripartire gli importi totali così determinati per ogni singolo intervento secondo criteri di coerenza e proporzionalità, in modo da poter infine verificare il rispetto dei massimali previsti.

Source: ilsole24ore.com

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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