Redazione 20 maggio 2021 09:21
L’ecobonus è l’agevolazione fiscale che la legge ha prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno.
Gli interventi che rientrano nell’agevolazione
L’ecobonus copre gli interventi realizzati per aumentare l’efficienza energetica degli edifici:
- riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- miglioramento termico dell’edificio mediante coibentazioni, pavimenti e finestre, compresi gli infissi;
- installazione di pannelli solari;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
La detrazione spetta anche per:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;
- acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- acquisto,installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
- acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;
- acquisto e la posa in opera di schermature solari.
Come richiedere l’agevolazione
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2021. Per fruire dell’agevolazione è necessario che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari o edifici esistenti.
A quanto ammonta l’agevolazione
La detrazione è pari al 65% o al 50%. La variazione della percentuale detraibile dipende dal tipo di intervento, dall’anno in cui è stato effettuato e dalla tipologia di immobile (singola unità immobiliare o edificio condominiale).
Cessione del credito e opzione per lo sconto
L’ammontare complessivamente spettante in detrazione va ripartito in 10 rate annuali di pari importo da portare a scomputo dell’Irpef dovuta.
Ai sensi dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, chi ha pagato interventi di riqualificazione energetica negli anni 2020 e 2021 può scegliere di non utilizzare direttamente la detrazione ma optare per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, ovvero cedere l’intero credito verso l’erario per la detrazione spettante.
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