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Eco e sismabonus, Inarsind: “Attenti a questi due” – AgrigentoOGGi.it


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Il Superbonus ha dato una grande spinta all’edilizia residenziale in un momento di crisi economica ma, a causa delle tempistiche ristrette, ha al tempo stesso provocato alcune distorsioni al mercato e alcune criticità nel processo. Questo, in sintenti, quanto dichiara Luca Consentino, presidente provinciale Inarsind Agrigento, associazione di intesa sindacale degli architetti e ingegneri liberi professionisti italiani. Se da un lato l’associazione sottolinea l’importanza dello strumento, che potrebbe consentire un processo di riqualificazione, dall’altro sottolinea come “ecobonus e sismabonus hanno trasformato categorie di professionisti in consulenti globali a titoli gratuito. Ad oggi pochi i cantieri avviati, soprattutto al sud Italia, sia per la complessità normativa, che per la scarsa attitudine dei professionisti, in particolare del settore tecnico, a strutturarsi, essendo il cosiddetto superbonus bisognevole di una pluralità di competenze per la sua applicazione. Sebbene, quindi, i provvedimenti promossi dal Governo in piena pandemia siano del tutto straordinari, il novero di adempimenti e soprattutto l’incertezza sui tempi di applicazione potrebbero trasformare l’opportunità in un’occasione perduta. Alcuni segnali negativi, come il rialzo dei prezzi dei materiali, indicano un tentativo di speculazione, che potrebbe fare perdere il senso della norma che mira, oltre che a rilanciare il settore, a riqualificare ed efficientare da un punto di vista energetico il patrimonio edilizio esistente, risalente in larga parte ad almeno trent’anni addietro. Un approccio incauto di tanti professionisti e di presunti tali, che come spesso accade, hanno agito d’impulso attratti da parcelle fuori mercato, hanno inoltre innescato un meccanismo tale da impegnarci senza nulla a pretendere nello studio di fattibilità che prevede indagini approfondite, rilievi, sopralluoghi e quant’altro occorre per verificare lo stato di salute degli immobili. Tanto tempo impiegato a scapito delle attività ordinarie degli studi professionali. Ci chiediamo cosa accadrà quando tutto questo finirà, ci troveremo clienti che vorranno prevalutazioni gratuite ed un mercato dell’edilizia drogato. Ci auguriamo che non sia così- conclude Cosentino-. Bisogna intervenire immediatamente al fine di non far sì che questi anni siano proficui per pochi audaci ed incoscienti e trancianti per la maggior parte degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti”.






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