Il superbonus al 110 per cento anche per hotel e pensioni. Ossia gli immobili “rientranti nella categoria catastale D/2”, ossia per la categoria in cui rientrano gli alberghi e le pensioni (con fine di lucro). E’ quanto prevede la bozza del decreto semplificazioni, attualmente all’esame dell’esecutivo, che introdurebbe una novità rispetto alla situazione attuale, dove questo genere di immobili sono esclusi dagli incentivi volti a promuovere la riqualificazione energetica degli immobili.
All’indomani dell’approvazione del decreto Sostegni bis, che inietta nell’economia contributi e ristori per 40 miliardi per famiglie e imprese, il governo lavora già sul prossimo decreto. Sempre nella bozza del testo si legge che il superbonus al 110 per cento sarebbe compreso anche per “l’infrastrutturazione digitale degli edifici o delle unità immobiliari intesa come realizzazione di una infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio o all’unità immobiliare, contenente reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio o dell’unità immobiliare con il punto terminale di rete”.
In tema di edilizia, in riferimento alle norme che riguardano la pubblica amministrazione e gli enti locali, invece, si prevede che le deroghe al Codice degli appalti previste nel decreto del 16 luglio 2020 vengono prorogate di 5 anni ma con una modifica alle soglie per i contratti senza gara. La soglia per i contratti senza gara di servizi e forniture sale così da 75 mila euro a 139 mila euro mentre l’affidamento dei lavori sarà sottoposto a procedura negoziata senza bando per i contratti di importo compreso tra i 150 mila euro e un milione di euro. Per gli appalti per le opere “di importo pari o superiore a un milione di euro” verranno consultati “almeno dieci operatori”.
Source: corrieredellumbria.corr.it
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