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Alitalia, Franco: «Ita avrà meno rotte e una flotta più piccola» – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

Ita avrà un «un perimetro più contenuto rispetto ad Alitalia in termini di rotte, flotta e attività collegate ma coerente con l’impostazione del piano della nuova società e capace di assicurare lo sviluppo anche occupazionale». Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, rispondendo al question time alla Camera. Il ministro ha sottolineato che «la discussione» tra il governo e l’Ue «è in via di definizione con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia del piano industriale di Ita nel rispetto del principio di discontinuità richiesto dall’Europa e dei criteri dell’operatore in una economia di mercato».

Obiettivo garantire al Paese un vettore nazionale redditizio

«L’obiettivo – ha spiegato il ministro – è garantire al Paese un vettore nazionale trasporto aereo per i collegamenti interni ed esterni, operando a condizioni di redditività con un ritorno economico per l’azionista di riferimento».

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Superbonus: «Proroga al 2023 in manovra, estensione alle case popolari»

«Il Superbonus è importante per accelerare la transizione energetica del Paese, in vista degli obiettivi indicati anche in sede europea», ha detto il ministro dell’Economia, durante il question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione di Cambiamo!-Pp sulle iniziative volte a prorogare la misura del cosiddetto Superbonus 110%. Il ministro ha precisato che nel Pnrr e nel fondo complementale il superbonus è finanziato con «oltre 18 miliardi di euro fino a fine 2022, con un’estensione a giugno 2023 per le case popolari». Franco ha sottolineato che «il governo si è impegnato a inserire, nel disegno di bilancio 2022, una proroga dell’Ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021».

Imposta di successione? Singoli interventi non vanno bene

Rispondendo a una domanda sull’imposta di successione – per la quale il segretario del Pd Enrico Letta aveva ipotizzato una redistribuzione di risorse a favore dei giovani finanziata con un aumento della tassa di successione sulle eredità sopra i 5 milioni di euro, con l’obiettivo di assegnare una dote da 10mila euro alla metà dei 18enni italiani – il ministro ha chiarito che «singoli interventi non vanno bene». «Il governo non ha ancora definito la legge delega sulla riforma fiscale perché sta aspettando le risultanze dei lavori (dell’indagine conoscitiva ndr) delle commissioni parlamentari. A maggior ragione non è entrato nel merito di singole misure», ha detto il ministro dell’economia.

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Dl sostegni bis: possibile fondo perduto a imprese fino a 15 mln ricavi

Rispondendo a un’interrogazione di Italia viva sulle iniziative per includere le medie e grandi imprese italiane nella platea dei beneficiari dei contributi previsti dal decreto Sostegni, al fine di favorire la ripresa economica, il ministro ha ricordato che «la soglia per gli interventi a fondo perduto è stata portata da 5 a 10 milioni. Nel decreto si conferma il limite dei 10 milioni ma si prevede che possa essere elevato a 15 milioni, ove emergano risorse non utilizzate per l’erogazione dei contributi per le partite Iva fino a 10 milioni. A tale intervento confluirebbero anche le eventuali risorse non utilizzate nell’ambito dell’articolo 1 del primo decreto Sostegni, per le quote eccedenti l’importo di 3,150 miliardi».

Source: ilsole24ore.com

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