Nel Decreto Semplificazioni le norme per attuare il Recovery Plan, il Superbonus per alberghi e altri beneficiari, gli appalti veloci: il testo in CdM.
Il Superbonus 110% agli alberghi, gli appalti veloci, la governance del PNRR, le norme per la parità di generazione e genere, la banda larga per tutti, il reclutamento snello nella PA: sono le principali misure del Decreto Semplificazioni con le regole operative del Recovery Plan, le prime riforme del Pubblico Impiego, lo sprint per l’Edilizia. Dopo la riunione della cabina di regia, seguita da un vertice Governo sindacati, il decreto arriva in Consiglio dei Ministri il 28 maggio per approvazione dell’ultima versione del testo, con le modifiche più recenti. Vediamo come si configura dopo i momenti di confronto sopra descritti.
Superbonus agli alberghi
Il Decreto Semplificazioni estende l’applicazione della detrazione al 110% agli immobili strumentali censiti in categoria D/2 come alberghi, pensioni, agriturismi e bed and breakfast. Attualmente, invece, può essere utilizzato solo per le unità immobiliari residenziali. Ci sono richieste da parte delle associazioni imprenditoriali di estenderlo anche agli immobili d’impresa, ma per il momento il Governo ha scelto di allargarne il raggio d’azione al solo settore alberghiero, fra i più colpiti dall’emergenza Covid. E ci sono anche altre modifiche al Superbonus.
- Gli interventi di climatizzazione diventano agevolabili al 110% anche per edifici unifamiliari e unità immobiliari collocate all’interno di edifici plurifamiliari senza accesso autonomo dall’esterno (viene eliminato il requisito che voleva tale immobile funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno).
- Per determinate categorie di beneficiari (enti non commerciali operanti nei settori socio-sanitari e assistenziali con immobili censiti nelle categorie B/1, B/2 e D/4) viene precisato il criterio per determinare il limite di spesa per le singole unità immobiliari, che va moltiplicato per il rapporto tra la superficie complessiva dell’immobile e quella media di una unità abitativa.
- In relazione alle pratiche abilitative, viene stabilito che tutti i lavori (con l’esclusione della demolizione e ricostruzione, che richiedono specifiche pratiche) richiedano la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata).
Appalti
E’ uno dei capitoli più caldi, con diverse norme che hanno l’obiettivo di velocizzare i cantieri e le autorizzazioni ambientali. Dibattito acceso sulle regole per i subappalti, per il momento dovrebbe restare il limite al 40%, ma in vista potrebbero esserci novità da attuare con successivi provvedimenti. Eliminata invece la norma sul massimo ribasso. Resta la possibilità di assegnare le opere con criteri di flessibilità (sulla base di progetti di fattibilità), ma non è prevista la possibilità di aggiudicazione in base al criterio del massimo ribasso. Una decisione su cui esprimono soddisfazione i sindacati, che sui subappalti sottolineano anche la formazione di un tavolo tecnico di approfondimento, «con l’obiettivo di garantire trattamenti economici e normativi di sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori coinvolti», e l’impegno «per la riduzione delle stazioni appaltanti».
Pari opportunità
La parità di genere e generazionale è un obiettivo trasversale del PNRR, e il decreto contiene norme specifiche su questi punti. Per esempio, quote di riserva per giovani e donne nell’ambito dei contratti di realizzazione, stimoli all’imprenditoria giovanile (anche nell’aggiudicazione dei bandi), meccanismi premiali per la conciliazione vita lavoro o per la presenza di donne ai vertici aziendali.
Altre norme
Ci sono infine disposizioni sulla governance del PNRR, assunzioni nella PA per l’attuazione dei progetti, velocizzazione dei tempi per le autorizzazioni ambientali e per il piano banda ultralarga, risorse per la piattaforma tecnologica dei green pass Covid per muoversi liberamente sul territorio nazionale attestando vaccinazione, guarigione o tampone negativo, ma anche di accedere a particolari eventi.
Source: pmi.it
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