Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto Recovery, contenente anche le norme sulla governance del Pnrr e sulle semplificazioni.
È arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri per l’approvazione del DL Recovery, il cui testo verrà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo, a tal proposito, che questo accorpa anche il decreto legge Semplificazioni e la governance per per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Non è stato semplice ma alla fine si è arrivati a un accordo condiviso tra le varie forze di maggioranza: un compromesso che prevede, ad esempio, il limite per i subappalti pubblici al 50% valido fino a ottobre (da novembre non ci saranno limiti ma solo tutele rafforzate).
Nel testo del DL Recovery, Semplificazioni e governance per PNRR, si trovano 68 articoli, con diverse novità rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi: salta il superbonus per gli alberghi, mentre per le aziende che parteciperanno alle gare del Recovery Plan ci sarà l’obbligo di assumere una quota non inferiore al 30% di giovani e donne Under 36.
Ricordiamo che sul decreto Semplificazioni e il dl Recovery serve rapidità, altrimenti si rischia di perdere la prima tranche di aiuti dall’Europa: si tratta di circa 27 miliardi di euro per la ripartenza economica del Paese – da spendere entro il 2026 – che potrebbero arrivare entro luglio.
Di seguito, si allega il testo dell’ultima bozza (65 articoli, 3 in meno rispetto al testo che è stato approvato in CdM) del dl Recovery oggetto del Consiglio dei ministri odierno:
Di seguito, invece, tutte le novità più importanti, sottolineando però che bisognerà attendere il testo ufficiale per saperne di più.
DL RECOVERY CON DECRETO SEMPLIFICAZIONI: LE NOVITÀ DEL TESTO
Appalti: accordo trovato
Come anticipato, è salita al 50% la soglia per i subappalti: questo limite resterà in vigore fino al 31 ottobre 2021. Vengono nel contempo previste delle garanzie: ad esempio, il contratto di appalto non potrà essere ceduto, come pure vale per l’integrale o prevalente esecuzione dei lavori.
Sarà compito del subappaltatore garantire gli stessi standard qualitativi di quelli indicati nel contratto originario, come pure il medesimo trattamento economico – e tutela normativa – ai lavoratori. Le stazioni appaltanti devono inoltre assicurare una più intensa tutela del lavoro, nonché tutela del lavoro, della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Inoltre, dal 1° novembre le stazioni appaltanti dovranno indicare nei documenti di gara i requisiti a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, del rafforzamento dei controlli sui cantieri, al fine di prevenire il rischio d’infiltrazioni criminali.
Confermata l’estensione al 2023 per le proroghe degli affidamenti senza gara.
Governance PNRR
Nodo centrale del dl Recovery è la strategia di gestione e controllo del poderoso piano di investimenti provenienti dall’Europa (200 miliardi di euro). Per garantire trasparenza e correttezza nella procedura, questo avverrà su tre livelli:
- al primo livello ci sono il premier e i ministri competenti per la materia interessata, che indicheranno gli indirizzi generali e le priorità da seguire;
- al secondo livello c’è la Segreteria tecnica di Palazzo Chigi;
- al terzo livello troviamo il Ministero Economia e Finanze che si occuperà di monitorare la vigilanza contabile degli investimenti.
Nonostante la tripartizione, la responsabilità dei singoli progetti resta in capo ai Comuni e alle Regioni, anche se il governo potrà intervenire con “poteri sostitutivi” nel caso in cui non venissero rispettate le tempistiche indicate.
Superbonus 110%
Tra gli obiettivi principali del nuovo decreto c’è la semplificazione delle procedure di richiesta e ottenimento del Superbonus 110%. Nella bozza è prevista l’eliminazione dei vincoli per edifici unifamiliari e complessi abitativi plurifamiliari “che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi all’esterno”.
Potranno fruire del Superbonus anche le società per azioni, srl, cooperative, trust per immobili con attività d’impresa o industriale o agricola ed altri enti pubblici e privati. Non è stato raggiunto invece l’accordo per ampliare la misura agli alberghi e alle pensioni, che continueranno a essere esclusi dalle agevolazioni fiscali.
Soprintendenza PNRR
Altra novità è l’istituzione di una commissione per la Soprintendenza unica nazionale sulle le opere incluse nel PNRR , con velocizzazione delle procedure e silenzio assenso. In questo moda sarà possibile superare lo scoglio delle diverse Soprintendenze locali che rallentano le opere di modernizzazione, specie nel campo dei beni culturali.
Occupazione giovanile e femminile
Il testo prevede la promozione dei giovani di età inferiore a 36 anni e delle donne favorendone l’assunzione nei bandi di gara. A queste categorie sarà garantito una sorta di “canale preferenziale”, con l’attribuzione di un punteggio maggiore nelle procedure e inviti di gara alle imprese condotte da giovani e donne.
Inoltre, alle aziende che parteciperanno alle gare del Recovery Plan viene imposta l’assunzione di una quota non inferiore al 30% di giovani e donne Under 36.
SPID anziani
Per la prima volta viene introdotta la possibilità di allargare l’identità digitale SPID in modo da agevolare gli anziani, i soggetti che hanno più difficoltà a gestire i rapporti con la Pubblica amministrazione online.
Il testo prevede la possibilità di delegare lo SPID ad un proprio parente e multe fino a 100 mila euro per le Pubbliche amministrazioni che non adottano i servizi digitali secondo gli standard richiesti dall’Unione europea.
Fibra ottica e banda larga
Al fine di promuovere la digitalizzazione del Paese, nel decreto è inserito un piano per la realizzazione della fibra ottica e della banda ultralarga, a tal fine i permessi che permettono gli scavi passano da 6 mesi al massimo a 3 mesi.
Economia circolare
Ampio spazio del dl è dedicato all’economia circolare e al contrasto idrogeologico con queste misure:
- diffusione delle comunicazioni digitali delle Pa;
- semplificazione del procedimento di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica;
- agevolazione per l’infrastrutturazione digitale degli edifici e delle unità immobiliari.
Inoltre vengono dettate nuove norme per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, misure di semplificazione in materia di incentivi per l’efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici e rigenerazione urbana.
Rivalutazione centri storici e città d’arte
Importanti novità per l’edilizia dei centri storici e delle città d’arte con valore storico culturale: via libera alle demolizioni al fine di ricostruire secondo i parametri pre-demolizione.
Così è dato il via libera agli ampliamenti fuori sagoma e all’innalzamento dell’altezza purché nei limiti delle distanze legittimamente preesistenti.
Tali lavori si potranno realizzare esclusivamente all’interno di piani urbanistici ad hoc e senza toccare i palazzi vincolati. Manca però la parte degli incentivi, come, invece, avevano chiesto molti sindaci di città storiche.
Edilizia scolastica
Con riguardo all’edilizia scolastica, il decreto conferisce al Ministero dell’Istruzione “poteri sostitutivi degli enti locali” nella progettazione ed esecuzione dei lavori riqualificazione, messa in sicurezza e costruzione delle scuole di ogni ordine e grado; e fino a dicembre 2026 sindaci e presidi avranno poteri di commissariamento per la riqualificazione degli edifici.
Addio bollo per certificati anagrafici digitali
Altra novità è quella che toglie l’obbligo di pagamento del bollo (da 16,00€) per la richiesta di alcuni documenti come lo stato di famiglia, il certificato di nascita e di residenza. Questi si potranno scaricare attraverso l’anagrafe tributaria della popolazione residente senza alcun onere per il richiedente, dunque senza bollo né diritti di segreteria.
Source: money.it
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