Il comune di Milano chiede contributi dal governo per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione energetica e impiantistica delle case popolari di via Rizzoli 13-45 e 73-87, oltre alla protezione idraulica e al miglioramento di aspetti paesaggistici di una porzione di territorio del fiume Lambro.
La richiesta è ufficiale attraverso una delibera di giunta e ammonta a 20 milioni, di cui 11,5 per l’intervento sulle case e 8,5 per quello sul fiume. Secondo Palazzo Marino, rientra nelle fattispecie indicate dal Dpcm di gennaio 2021, attraverso cui vengono assegnati ai comuni i contributi per la manutenzione e la rifunzionalizzazione di aree e strutture pubbliche, per il miglioramento del decoro e del tessuto sociale e ambientale, oltre che per la mobilità sostenibile. In caso di esito positivo della richiesta, l’amministrazione sarà chiamata a contribuire alla copertura finanziaria per 850 mila euro.
“Confidiamo che la nostra richiesta vada a buon fine – interviene l’assessore alle politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – in modo da poter intervenire anche su questa parte di città pubblica, che ha certamente bisogno di interventi di manutenzione e che per questo rappresenta la nostra prossima sfida. Il nostro obiettivo è la rigenerazione di tutto il patrimonio immobiliare che la necessiti, e per questo ci stiamo sforzando di attivare tutti i canali possibili, dall’Ecobonus ai finanziamenti pubblici, in questo caso ministeriali”.
Gli interventi: case e fiume
Gli interventi sugli stabili riguarderanno tutte le parti comuni, dalle facciate alle coperture, oltre agli impianti, nella prospettiva di una riqualificazione complessiva che comprenda anche l’efficientamento energetico.
Quanto alle opere relative al Lambro, l’area individuata è quella del nodo idraulico Gobba/Martesana, dove verrà ampliato l’alveo fluviale, ridotta la pendenza delle sponde e rinaturalizzata la zona, con una particolare attenzione alla sua sistemazione e a nuove piantumazioni per la creazione di un vero e proprio parco fluviale metropolitano in grado di giocare un ruolo attivo anche nel contenimento del rischio idraulico.
In particolare, si potrà completare la riqualificazione dell’area dell’ex campo nomadi di via Idro dove sono appena terminati i primi lavori che con un milione di euro hanno permesso una prima asportazione dei rifiuti e delle costruzioni residue. Più a sud, invece, il progetto permetterà di proteggere meglio il territorio del parco Lambro, comprese le aree in cui sorgono importanti realtà sociali come Exodus e Ceas, dalle esondazioni.
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