Nel corso delle audizioni sul decreto l’associazione dei costruttori esprime «forte preoccupazione e delusione» per l’assenza di misure che permettano di fare fronte al caro materiali
di Nicola Barone
I punti chiave
- Confedilizia: sconcerta assenza aiuti a vittime blocco sfratti
- Ance: urgenti misure per caro materie prime
- Unrae: a maggio poco più 140mila immatricolazioni, -30% su 2019
- Assopetroli: ripristinare garanzia statale al 100% su prestiti
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Confedilizia: sconcerta assenza aiuti a vittime blocco sfratti
«Siamo sconcertati per il mancato rispetto da parte del Governo a intervenire in aiuto delle vittime del blocco degli sfratti». Lo ha detto il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa nel corso di audizione sul Dl Sostegni bis di fronte alla commissione Bilancio della Camera. «Ci saremmo aspettai una qualche forma d’aiuto, così come era stato annunciato. Invece non c’è né un risarcimento né uno sgravio fiscale». Per questo, Spaziani testa ha proposto al Parlamento di «cancellare almeno l’Imu 2021» a questi propietari «che dal 17 marzo 2020, si sono visti cancellare un diritto sancito da sentenze, per questioni precedenti allo scoppio della pandemia».
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Ance: urgenti misure per caro materie prime
L’Ance esprime «forte preoccupazione e delusione» per l’assenza nel decreto Sostegni bis di misure che permettano di fare fronte al «caro materiali», definita «la principale emergenza che sta affrontando il settore delle costruzioni in questi mesi». La fiammata «insostenibile del costo dei materiali da costruzioni, che dura da oltre sei mesi, – ha sottolineato l’associazione in audizione in commissione Bilancio della Camera – sta mettendo in ginocchio le imprese: +150% per l’acciaio tondo per cemento armato; +129% per il Polietilene, +30% per il rame solo per fare alcuni esempi. Oggi le imprese lavorano sottocosto ed è quindi necessario adottare misure eccezionali, concrete e immediate – simili a quelle adottate nel 2008 – che possano evitare il blocco di centinaia di cantieri sia pubblici che privati mettendo a rischio anche le opere del Recovery plan e gli interventi del Superbonus 110%». Senza «un rapido intervento del Governo e del Parlamento in questo senso, infatti, è forte il rischio di conseguenze gravissime in termini di occupazione e investimenti», insistono i costruttori.
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Ance: Superbonus va prorogato subito
Il Superbonus al 110% va prorogato «immediatamente almeno fino al 2023. Senza una proroga immediata, tra poche settimane cominceranno a bloccarsi le nuove iniziative, perché non si potrà garantire la conclusione degli interventi e sarà difficile assicurare un efficace coinvolgimento del settore bancario nel ruolo di acquirente dei crediti fiscali e soggetto finanziatore delle iniziative». Così l’Ance, nelle parole del vicepresidente Marco Dettori, in audizione sul decreto Sostegni bis alla commissione Bilancio della Camera. «Oltre alla proroga, è poi necessario apportare ulteriori modifiche normative alla disciplina dell’incentivo, in modo da facilitarne ed ampliarne al massimo la diffusione, rendendo più fluido il percorso di approvazione e realizzazione dei progetti, soprattutto quelli relativi agli edifici condominiali. Il decreto semplificazioni in corso di pubblicazione rappresenta un primo passo molto positivo che potrebbe essere integrato con alcune misure in grado di rendere l’incentivo fiscale ancora più efficace».
Source: ilsole24ore.com
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