Rivolta di Federalberghi Padova e del sindaco di Abano: «Il governo ci ripensi, è una misura da 30 milioni»
PADOVA. «Niente Superbonus per gli alberghi? Per noi è come una pugnalata alla schiena». Non le manda a dire la presidente di Federalberghi Padova Monica Soranzo, che si dice profondamente delusa per lo stralcio dell’ipotesi di accesso ai benefici del Superbonus edilizio al 110% anche per le oltre 200 strutture alberghiere del Padovano.
LA DELUSIONE PER LO SMACCO
«Fino all’ultimo abbiamo creduto che ci venisse concesso almeno questo piccolo vantaggio – spiega Soranzo – Dopo tutte le dichiarazioni roboanti di ben due presidenti del consiglio, prima Conte e poi Draghi, a cui facevano eco immancabilmente i vari ministri competenti, ci eravamo rassegnati ad accettare il Superbonus come unico supporto concreto alla ripresa. Ma anche questo ci è stato negato. Forse questi amministratori non capiscono la gravità della situazione, la perdita di fatturato, l’azzeramento di intere stagioni turistiche e lo sforzo economico e psicologico che gli albergatori stanno mettendo in campo per non chiudere, lasciando che il turismo italiano regredisca di decenni in pochi mesi». Per le oltre 200 strutture alberghiere del Padovano, circa 80 quelle attualmente attive nell’area termale e altre 120 quelle che insistono sul resto della provincia, il Superbonus al 110% avrebbe potuto significare risparmi sulle ristrutturazioni per cifre che oscillano tra i 20 e i 30 milioni di euro.
LA RIVOLTA DELLE TERME
Una spinta importante verso una riqualificazione che interessa le singole strutture ma pure le comunità in cui queste sono inserite. «Abbiamo lottato fin dal principio per estendere il bonus 110% alle strutture alberghiere non solo per favorire un settore, quello turistico, che per noi è una fonte strategica di crescita e di sviluppo da sempre – ha detto il sindaco di Abano Federico Barbierato – ma anche perché la riqualificazione delle strutture alberghiere è un tassello importantissimo per la rigenerazione di interi sistemi urbani. I nostri alberghi sono già protagonisti di uno sforzo encomiabile per rinnovare la propria offerta ma dopo oltre un anno e mezzo di sofferenza, strutture sostanzialmente chiuse e fatturati ridotti a nulla, ci troviamo ancora una volta con un pugno di mosche in mano. Abbiamo bisogno di azioni concrete e non solo di parole. Per questo invito il governo a non abbandonare la prospettiva di garantire i vantaggi fiscali del Superbonus anche agli alberghi. Continuiamo a rimanere fiduciosi ma ora più che mai è evidente che il tempo delle parole è agli sgoccioli ed a parlare devono essere i fatti».
LA PROMESSA GARAVAGLIA
E mentre sindaci e albergatori gridano il proprio scontento, il ministro del Turismo Garavaglia, il 30 maggio mattina ospite di Luca Zaia a Palazzo Balbi, dichiarava che nel Pnrr saranno stanziati 1,8 miliardi di euro per il rilancio del sistema del turismo nazionale.
«Di promesse ce ne sono state fatte un’infinità fino ad ora – conclude la presidente di Federalberghi Padova – ma per il nostro settore, uno dei più colpiti dalla pandemia, nulla è stato fatto di concreto. Molti colleghi avevano creduto nel Superbonus e avevano iniziato a muovere le proprie carte per potere procedere ad interventi sulle facciate che avrebbero lasciato libere le risorse per riqualificazioni anche all’intero delle strutture. Ma anche questa promessa si è dimostrata vana. Continuare a disilludere gli albergatori è un errore perché la forza d’animo che abbiamo fino a qui dimostrato non può durare per sempre. Tanto più quando ci si sente anche presi in giro, come ormai pensiamo da troppo tempo».
Source: mattinopadova.gelocal.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.