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Il boom delle biciclette non frena lo smog in città – La Repubblica

ROMA – La bicicletta, complice la pandemia da Covid-19, sta tornando prepotentemente alla ribalta. La paura del contagio sugli scarsi e affollati mezzi del trasporto pubblico ha fatto crescere l’uso privato dell’auto e gli spostamenti a piedi e con le biciclette che nel 2020 hanno superato i due milioni di unità vendute (+17%). Insomma, gli italiani stanno cambiando abitudini e ben 26,6 milioni di persone hanno dichiarato di aver cercato un nuovo mezzo di trasporto, meno inquinante dell’auto (dati Audimob). All’aumento delle bici in circolazione nel 2020, in alcuni casi virtuosi, si è verificato un potenziamento delle reti ciclabili, come avvenuto a Milano (+67 km), Venezia (+18 km), Bologna (+16 km), Genova (+25 km), e Roma (+33 km).

Tuttavia, nonostante la pandemia abbia inizialmente provocato una diminuzione del traffico nelle città, e quindi l’inquinamento, l’emergenza smog in Italia non si è fermata. Basta infatti  osservare i dati di Legambiente per trovare che su 96 capoluoghi di provincia analizzati nel 2020, 35 sono andati oltre i limiti stabiliti dalla legge per la concentrazione giornaliera di polveri sottili (Pm10) e 60 città italiane (62% del campione) hanno registrato una media annuale superiore ai 20 µg/mc di polveri sottili rispetto a quanto indicato dall’Oms. Da parte sua Narvalo, spin off del Politecnico di Milano, ha realizzato una mascherina in grado di proteggere gli “urban commuter” da agenti inquinanti e pollini e porta avanti a 360 gradi un progetto di sensibilizzazione sul problema dell’inquinamento e sulla nuova mobilità urbana.

“Nel 2020 è emerso un interessante miglioramento del tasso di mobilità sostenibile – ha sottolineato Venanzio Arquilla, fondatore di Narvalo – trainato non solo dal Bonus Mobilità ma anche e soprattutto dalla consapevolezza della bicicletta come mezzo sicuro e alternativo sia ai mezzi pubblici, per evitare assembramenti, che all’uso privato dell’auto, per limitare il traffico e le emissioni di CO2. Allo stesso tempo, consente di fare movimento e rimanere in salute”. Un trend positivo, secondo la start-up partecipante istituzionale di Fondazione Politecnico di Milano, dimostrato dai dati sugli spostamenti effettuati con mezzi a basso impatto: quelli a piedi o in bici-micromobilità sono passati nel giorno medio feriale dal 24,1% del 2019 al 32,7% dei primi dieci mesi del 2020, con una crescita in valore assoluto stimata al 6%.

“Lo smog è un killer invisibile che ogni anno causa, soltanto in Italia, circa 60.000 morti premature – ha aggiunto Ewoud Westerduin, co-founder di Narvalo – Con le riaperture estive è da mettere in conto anche un aumento del traffico urbano. Rimane quindi fondamentale, soprattutto in un ambito urbano e in questo momento storico, spostarsi in bicicletta utilizzando dispositivi in grado di proteggere le vie respiratorie dall’inquinamento e tenere sotto controllo la propria salute”. In questo contesto, le mascherine realizzate da Narvalo (in vendita anche online sul sito dell’azienda) rappresentano una soluzione ottimale per tutti i ciclisti urbani che pensano all’ambiente senza dimenticarsi della propria salute. Nel 30% dei casi, secondo un sondaggio della start-up, vengono scelte e indossate proprio da ciclisti urbani che intendono proteggersi da agenti inquinanti durante gli spostamenti quotidiani in bici.

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