Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieEco BonusBasilicata, è un ecobonus poco Super nella regione delle case fragili – La Gazzetta del Mezzogiorno

Basilicata, è un ecobonus poco Super nella regione delle case fragili – La Gazzetta del Mezzogiorno

In Basilicata oltre 200mila abitazioni sono state costruite tra il 1960 e il 1980, cioé molto prima dello sviluppo dell’edilizia antisismica. Ecco perché il Super Ecobonus 110% è per il territorio lucano una grande occasione. Duplice obiettivo: alleggerire i costi di restauro, adeguare da un punto di vista energetico e sismico le abitazioni. E, naturalmente, contribuire a far «ripartire» i cantieri.

A un anno dal suo esordio, va detto che la misura non è decollata, complice la farraginosità delle procedure. Le aspettative per incrementare le pratiche di  Super Ecobonus  anche in Basilicata sono adesso affidate alle nuove disposizioni del Governo per la semplificazione dell’iter.

A Moliterno, dove è in funzione già dalla fine dello scorso anno un Centro di assistenza e consulenza tecnico-professionale rivolta oltre che ai proprietari di casa ai Comuni ed Enti Pubblici, danno i numeri. Nel 2020 gli interventi effettuati in Basilicata  hanno superato quota 120.

Dato considerato ancora basso: «L’utilizzo limitato del Super Ecobonus  accompagnato da un altro strumento importante specie in Basilicata che è il Sisma bonus – spiega l’ing. Alfredo Cestari che coordina l’attività del Centro di Moliterno – è principalmente dovuto alla complessità delle procedure. Adesso,  la semplificazione introdotta nel decreto Recovery comporterà risparmi sia in termini di tempo che di spesa».

Secondo le stime del ministero della Pubblica amministrazione, la sostituzione dell’attestazione di stato legittimo con la sola Cila, la Comunicazione di inizio lavori asseverata, permetterà di evitare le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni, pari in media a circa 3 mesi per ogni immobile oggetto di verifica. In Basilicata – riferiscono i tecnici del Centro di Moliterno – l’attesa è più alta: tra i 6 e gli 8 mesi. Questo per le note carenze di personale negli uffici tecnici dei Comuni.

«Persino  parlare dell’orizzonte temporale per il Superbonus 110% – aggiunge l’ing. Cestari – è un puzzle di norme, modifiche e intenzioni che si intrecciano tra loro lasciando sempre nel dubbio chi oggi vuole valutare un intervento edilizio, mentre permangono problemi di interpretazioni normative». L’unica certezza: il  Governo, attraverso  il Ministro dell’Economia e delle Finanze,  Daniele Franco,   si è impegnato a inserire nel disegno di bilancio per il 2022 una proroga della misura  per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici. Il super Ecobonus genera ricadute economiche importanti.

Secondo uno studio di Luiss Business School e Openeconomics, rilanciato dal Dipe (Dipartimento politica economica) di Palazzo Chigi, considerato nel triennio 2020-2022 un investimento edilizio di 8,75 miliardi, si calcola un valore aggiunto del Paese pari a 16,64 miliardi. Si valutano così gli effetti della spesa edilizia sugli altri settori. L’analisi considera anche l’effetto dell’incremento di valore del patrimonio abitativo e dei risparmi energetici e anche delle conseguenze sul sistema finanziario derivanti dalla possibilità di cessione del credito di imposta.

Ai 16,64 miliardi si potrebbero aggiungere 1,91 miliardi di effetto prodotto nell’economia sommersa. Le proiezioni che i tecnici ed esperti del Centro di Moliterno fanno sulla Basilicata indicano la possibilità di quadruplicare entro il prossimo semestre il numero di interventi con investimenti tra i 120-150 milioni di euro.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment