La Spezia – Nel giro di un anno sono diventati un elemento ormai imprescindibile dell’arredo urbano spezzino. E lo saranno per almeno altri 12 mesi. Stiamo parlando dei monopattini elettrici a noleggio messi a disposizione “in sharing” per iniziativa del Comune della Spezia d’intesa con la società Bit Mobility. Il loro arrivo ha coinciso, nel maggio 2020, con la fine del lockdown e l’effimero ritorno alla normalità dell’estate: quel contesto post-apocalittico, unito all’appeal che ha tutto ciò che è green e all’effetto novità, ha spinto moltissimi, soprattutto tra i giovani, a scaricare l’app e a sperimentare questo modo di muoversi. Concluso con successo il primo anno, l’assessore alla Mobilità Kristopher Casati e dirigenti comunali hanno predisposto il rinnovo della convenzione per un altro (opportunità prevista sin dall’inizio) e nei giorni scorsi l’atto è stato approvato dalla giunta.
“Valutato l’andamento di questo periodo abbiamo scelto di proseguire con l’azienda e l’anno prossimo si vedrà il da farsi – spiega Casati a CDS -. Siamo molto soddisfatti sia dal punto di vista dei noleggi, che sono stati anche mille al giorno, sia perché questo servizio rappresenta un’alternativa valida all’utilizzo dei mezzi pubblici, che in questo periodo hanno una capienza ridotta. Il grande successo avuto dai monopattini sin dal primo giorno si è confermato nel tempo, andando oltre l’effetto novità, nonostante abbiamo attraversato un periodo del tutto particolare. Il 2021 sarà il vero banco di prova per questa iniziativa”.
E guardando ai prossimi mesi l’assessore anticipa a CDS la sostituzione dei mezzi: “Sino a oggi quando un monopattino veniva lasciato scarico dall’utente l’operatore doveva arrivare con il furgone e sostituire il veicolo. Presto i monopattini attuali verranno soppiantati da un modello più moderno, che permette di sostituire la sola batteria. Questa garantirà tempi di manutenzione più rapidi e un numero maggiore di mezzi disponibili in contemporanea”.
Se per una metà degli spezzini l’introduzione dei monopattini è stata una boccata d’aria, il segnale di una città che tenta di stare al passo coi tempi, per tutti gli altri è invece preponderante l’uso improprio che ne viene fatto talvolta, tra strade anguste percorse contromano, gare di velocità, gite con passeggero a bordo e abbandoni negli angoli più impervi del territorio comunale. Senza dimenticare episodi tragici come quello accaduto a Genova.
“A tal proposito – prosegue Casati – abbiamo svolto un incontro con l’azienda che ci ha illustrato di aver registrato solamente tre incidenti in tutta Italia, uno solo dei quali con ricovero. In città gli infortuni sono stati pochi e la maggior parte è stata concentrata nel primo periodo. Sono in tutto e per tutto velocipedi equiparabili alle biciclette e come per quelle molto dipende dalla persona e dalla sua educazione. Da parte nostra abbiamo sin da subito limitato la velocità a 6 chilometri orari in alcune aree del centro (individuate tramite mappatura Gps). Qualcuno propone l’introduzione dell’obbligo di indossare il casco, ma questo limiterebbe l’utilizzo e non sarebbe di facile applicazione in questo periodo pandemico, dovendo mettere in condivisione il dispositivo di protezione garantendone comunque l’igienizzazione. E bisogna rilevare che purtroppo nella tragedia avvenuta a Genova l’utilizzo del casco non avrebbe comunque salvato la vita alla donna. In ogni caso abbiamo chiesto alla Polizia municipale di vigilare costantemente gli abusi, come l’utilizzo sui marciapiedi o sotto i portici, dove si trovano i pedoni. In ultimo, bisogna rilevare che in circolazione ci sono anche molti monopattini elettrici privati, incentivati dal bonus mobilità e forse anche dalla nostra iniziativa, e che forse a breve sarà necessario imporre nuove regole proprio per questa platea”.
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