“L’Ecobonus va esteso anche ad alberghi e pensioni con finalità imprenditoriali”. Lo afferma CNA Trentino Alto Adige. “Le oltre 8mila imprese ricettive e della ristorazione dell’Alto Adige e le quasi 6mila aziende trentine del settore – sottolinea Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale – sono fortemente provate dagli effetti catastrofici derivati sul settore dalla pandemia e, in vista dell’auspicata ripresa del turismo, i benefici dell’Ecobonus permetterebbero alla strutture di guadagnare in competitività a livello internazionale, pronte a intercettare una domanda globale sempre più esigente in termini di qualità dell’offerta”.
La platea di imprese potenzialmente interessate all’Ecobonus è molto ampia. Si tratta di 14mila strutture. “E’ altresì importante – tiene a precisare CNA regionale – non escludere dal provvedimento le imprese alberghiere gestite da società di persone che rappresentano la maggioranza della platea interessata con attività a conduzione familiare o diretta, che di solito contano meno di 30 camere, organizzate in forma giuridica come impresa individuale o familiare, società di persone, società a responsabilità limitata.
Le Province di Bolzano e Trento ed i Comuni dei due territori devono in tutti i modi agevolare le procedure urbanistiche ed edilizie affinché vengano rilasciati celermente i certificati necessari per avviare la procedura del bonus e i cantieri di ristrutturazione”.
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