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Seconde case, boom di richieste. Gli agenti immobiliari: effetto Covid e Superbonus – Corriere della Sera

Gli italiani sempre più alla ricerca di seconde case. Il Covid ha spinto molte famiglie (almeno quelle che non hanno subito cali di reddito e patrimonio) a un risparmio forzato che ora sta trovando uno sbocco nel settore più tipico: il mattone. La tendenza emerge dal rapporto quadrimestrale sul mercato immobiliare di Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia. In particolare crescono le compravendite immobiliari residenziali nelle città italiane nel primo quadrimestre del 2021 rispetto al 2019: l’attesa è di «recuperare quasi per intero» il buco delle 46 mila case in meno vendute nel 2020, primo anno della pandemia di Covid-19. A spingere le domande di case anche l’opportunità di ristrutturare ed efficientare l’immobile grazie ai benefici fiscali del Superbonus 110%.

Sale la domanda

Per il 51% degli operatori immobiliari Fimaa tra gennaio e aprile 2021 si è registrato un incremento delle transazioni, che si rafforzerà ulteriormente per tutto il 2021, al pari della domanda di acquisto delle abitazioni, vista in crescita dal 61,1% degli interpellati. Stabili i dati relativi all’offerta (per il 40%) e ai prezzi (per il 51,1%). L’incremento della domanda — commenta Fimaa — è «un segnale evidente di una fase di ripresa del settore alimentata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha imposto di vivere maggiormente la casa sia come ufficio sia come svago, e dalle recenti misure del Superbonus 110%, soprattutto nel centro e nord Italia e nelle province a media densità abitativa (popolazione tra 300 e 500mila abitanti)».


La propensione al risparmio e l’investimento nel mattone

Per Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa, «la grande propensione al risparmio degli italiani continua a premiare il mercato immobiliare residenziale, rispetto alle altre opportunità di investimento, nonostante quasi due anni di pandemia da Covid-19. Sei italiani su 10 confermano che l’investimento immobiliare resta il più sicuro e vantaggioso, capace di resistere anche ai lunghi periodi di lockdown forzato».

Le previsioni per fine anno: +8% le compravendite e +1,9% i prezzi

Evidenzia l’ufficio studi guidato da Andrea Oliva, la ripresa del settore è «di minor entità rispetto alle previsioni iniziali». Tuttavia secondo il sentiment raccolto, a chiusura d’anno il mercato segnerà un +8% nel numero di compravendite e prezzi in risalita dell’1,9% rispetto all’anno precedente. «In quasi tutta la penisola i volumi di compravendita stanno continuando ad aumentare», spiega Oliva, «così come la richiesta di abitazioni, anche se con caratteristiche influenzate dal Covid-19. I prezzi ancora stabili preannunciano una buona stagione per il mercato immobiliare residenziale italiano, con un’attenzione degli acquirenti ai bonus del governo».

Caccia alle seconde case

Secondo il 62% degli agenti intervistati, le seconde case registreranno nel 2021 un aumento delle transazioni rispetto al 2019, a causa degli effetti della pandemia da Covid-19 e dello smartworking nella sfera psico-sociale dei clienti-consumatori, sempre più orientati ad abitare le seconde case al mare, in montagna, o comunque fuori dai grandi centri abitati, tutto l’anno (70,5% di risposte) soprattutto nelle zone del centro-sud del Paese. La forte richiesta produrrà, nel corso del 2021, un’impennata dei prezzi in media nel 44% delle province monitorate rispetto al periodo pre-covid.

Le caratteristiche più richieste

Per quanto riguarda la domanda, nel 65% delle risposte la scelta della abitazione da acquistare ricade vicino al capoluogo purché sia dotata di un giardino privato (27,4% dei casi), una terrazza (25,5%) o, qualora le condizioni economiche della famiglia lo permettano, sia una villa (od un villino; 14,3%). Il balcone è scelto nel 7,5% delle risposte, nell’1,4% ci si accontenta del giardino condominiale.

Smart working e Superbonus 110%

Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere in quasi l’11% dei casi una stanza (o più) da adibire ad ufficio e si guarda con interesse, denotando in questo modo un apprezzamento, ad immobili da ristrutturare, grazie alle misure governative del 110% (12,9%). Per quasi il 60% degli intervistati la nuova misura del Superbonus 110% potrà dare impulso al mercato degli appartamenti da ristrutturare, alimentando l’intero comparto immobiliare, soprattutto per le regioni del centro e nord Italia. «Crediamo che li Superbonus possa rappresentare una leva strategica per il rilancio del settore e della sua filiera», continua Santino Taverna, presidente Fimaa, «e che possa contribuire in maniera decisiva alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare italiano. Siamo allo stesso tempo fiduciosi che il governo si metta al lavoro per un piano di riordino e riduzione della tassazione immobiliare che riteniamo fondamentale e di strategica importanza per la ripresa dell’economia e dei posti di lavoro dell’intero Paese».

Source: corriere.it

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