Un costoso condono per la collettività che va ben oltre le intenzioni di spesa per la riqualificazione energetica degli edifici. 22,24 miliardi di euro, a tanto ammonta per l’Italia l’impiego di risorse destinate all’efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici quale sottoinsieme della missione indicata come “Rivoluzione verde e tradizione ecologica” nel Piano di Ripresa e Resilienza inviato alla Commissione UE.
Disponibilità di spesa destinata all’efficienza energetica e riqualificazione degli edifici per 15,36 miliardi di euro alimentata dagli stanziamenti definiti all’interno del Next Generation EU (NGEU) e 6,56 dalla programmazione nazionale aggiuntiva.
Perimetro di risorse nel quale deve necessariamente rientrare anche il Superbonus del 110%, misura introdotta nel 2020 per la quale al momento si conferma alta solo l’aspettativa nonostante numeri decisamente deludenti (dati Enea del 21 aprile) sia come ammontare di domande inviate (poco più di 12mila pratiche di cui circa 1000 relative a condomini) sia come monte spesa alimentato (1,2 miliardi di euro di lavori+ 1 miliardo di progetti).
Aspettative che per continuare ad essere alimentate impongono l’adozione di urgenti ed efficaci correttivi utili a velocizzare le procedure ed adeguare i tempi della misura alle oggettive necessità per l’attuazione degli interventi.
Da promettente incentivo a costoso condono
In questo senso il prolungamento di 6 mesi della durata della agevolazione definita per alcuni soggetti economici nel Dl Semplificazioni sembra rappresentare una misura “ponte” per arrivare all’autunno avendo a disposizione stime più affidabili (su utilizzo e costi) e la certezza della disponibilità delle risorse aggiuntive garantite dal Next Generation EU.
Programma Europeo che è importante sapere comprende due strumenti di sostegno agli Stati membri: il REACT-EU concepito in un’ottica di breve termine (2021-2022) e l’RRF che ha invece una durata di sei anni, dal 2021 al 2026.
Arco temporale che indubbiamente permette di allungare il numero di anni in cui si rende possibile usufruire del 110% di incentivo per la riqualificazione degli edifici nella consapevolezza che è certamente opportuno snellire le pratiche richieste ad esclusione di quelle necessarie a verificare la conformità ed il conseguente diritto all’utilizzo da parte del soggetto richiedente.
Accertamento rigoroso indispensabile per non trasformare, di fatto, il Superbonus in un nuovo e costoso condono (edilizio e/o fiscale) sempre a carico della collettività.
Dan Vasile; immagine sfondo apertura unionegeometri.com
Source: serramentinews.it
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