Il mercato dei veicoli commerciali a maggio segna una stagnazione con 17.750 unità immatricolate, lo 0,4% in meno dello stesso mese 2019 (il confronto con il 2020 rimane ancora non attendibile). I primi 5 mesi, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae, riducono la crescita a un modesto +1,6% con 80.756 veicoli verso i 79.509 del gennaio-maggio 2019.
“Non sorprende – afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere – che il mercato dei veicoli commerciali in maggio si sia arenato, una volta terminato il contributo dei veicoli ordinati con gli incentivi introdotti con la Legge di Bilancio 2021. Come più volte ribadito, grazie al sostegno del Fondo Ecobonus è stato possibile accelerare il rinnovo di un parco circolante che a fine 2020 presentava un’anzianità media di 12 anni e mezzo e contava ancora un 46% di mezzi ante Euro 4, con l’immatricolazione di veicoli di ultima generazione che hanno generato effetti positivi su emissioni, sicurezza stradale e per le casse dello Stato. Anche nel campo del trasporto merci cittadino non è possibile parlare di transizione ecologica senza che le scelte della politica siano indirizzate in questo senso. Non c’è più tempo da perdere, è urgente il rifinanziamento dell’Ecobonus, con incentivi all’acquisto di veicoli elettrici senza rottamazione e per le altre alimentazioni solo a fronte di rottamazione”.
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