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Decreto Sostegni bis: niente rifinanziamento degli incentivi – HDmotori

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Sostegni bis. All’interno del testo della bozza finale, però, non c’è alcun riferimento al rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto delle nuove auto. Un intervento che il mondo automotive italiano chiedeva a gran voce per sostenere un settore in difficoltà a causa dello scoppio della pandemia. Con l’esaurimento del fondo per l’acquisto delle vetture che rientrano nella fascia 61-135 g/km di CO2, le più richieste, si auspicava un rifinanziamento per rendere nuovamente disponibili queste agevolazioni.

Del resto, i numeri del mercato parlano chiaro e c’è bisogno di un aiuto per evitare che le perdite siano maggiori. Di recente, erano circote alcune voci che affermavano che all’interno del Decreto Sostegni bis potesse arrivare il tanto richiesto rifinanziamento. Invece, così non è stato.

Per il momento, dunque, non arriva alcun ulteriore aiuto al settore automotive. A questo punto si attendono anche le reazioni da parte dei costruttori e delle associazioni di categoria. UNRAE, in particolare, da tempo richiede un intervento da parte del Governo per rilanciare gli incentivi per la fascia 61-135 g/km di CO2. Certo, adesso si apre la discussione in Parlamento e potrebbe arrivare un emendamento dell’ultimo minuto prima della conversione in legge. Tuttavia, viste le difficoltà con cui è stata trovata una quadra su tutte le altre disposizioni, non è detto che questo possa essere possibile.

Comunque, nel testo della bozza finale del Decreto c’è un riferimento alla mobilità sostenibile. Infatti, all’interno dell’articolo 51 (Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale) troviamo uno stanziamento di 50 milioni di euro che servirà per finanziare progetti legati allo sharing.

Al fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonché di realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, tenuto conto delle misure di contenimento individuate con i provvedimenti di cui all’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, è istituito presso il Ministero delle infrastrutture e la mobilità sostenibili un fondo con una dotazione di euro 50 milioni per l’anno 2021.

Nello specifico, 35 milioni andranno alle imprese e alle pubbliche amministrazioni a patto che predispongano un piano per gli spostamenti casa-lavoro di dipendenti attraverso la nomina di un mobility manager. Fondi che serviranno per iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing.

Nel limite di 35 milioni di euro, di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 229, comma 4, del decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che provvedano, previa nomina del mobility manager di cui al citato articolo 229, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – lavoro adottati entro il termine del 31 luglio 2021.

I restanti 15 milioni di euro saranno destinati agli istituti scolastici che dovranno anche loro nominare un mobility manager per redigere un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni attraverso iniziative di pedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing.

Nel limite di 15 milioni di euro, di contributi in favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico di cui all’articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni, che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di pedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bikesharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa – scuola – casa adottati entro il termine del 31 luglio 2021.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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