L’impianto di climatizzazione “traina” il bonus mobili
Tra le domande più frequenti che arrivano dai contribuenti all’Agenzia delle Entrate per una richiesta di chiarimento emergono sicuramente che riguardano il bonus mobili e in particolare gli interventi che consentono di fruire di questa agevolazione prevista dall’art. 16, comma 2 del Decreto Legge n. 63/2013.
Il bonus mobili è tornato d’attualità con la pubblicazione della nuova legge di Bilancio che lo ha prorogato per tutto il 2021 e ne ha innalzato il limite di spesa a 16.000 euro (rispetto ai precedenti 10.000 euro). La domanda che frequentemente viene posta riguarda la possibilità di fruire del bonus mobili nel caso di istallazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore. La risposta è contenuta all’interno della guida fiscale dell’Agenzia delle Entrate che ha definito gli interventi edilizi che rappresentano il presupposto per fruire del bonus mobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti.
I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti non danno diritto al bonus; ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza; restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile; manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
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