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Rimini: Superbonus 110%, in Provincia valore medio richieste di 82mila euro – ChiamamiCittà

L’importo complessivo dei lavori per interventi di efficientamento energetico o altri previsti dal Decreto Rilancio oscilla tra i 35mila e i 133mila euro, con un valore medio di 82mila euro. I lavori più ‘gettonati’ sono quelli relativi al rifacimento di tetto e facciate: smontaggio tegole e lattonerie, posa guaina impermeabile, posa nuovo manto di copertura in tegole, nuove lattonerie, nuova rasatura armata e colorazione a spessore con spatolato colorato. Sono questi i dati raccolti dalla società cooperativa Ital Tetti di Rimini che fotografano, nella nostra provincia e nelle Regioni vicine, il trend relativo al Superbonus, la nuova agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Un’occasione ‘ghiotta’ per tante famiglie desiderose di dare nuova vita alla loro abitazione. Un’opportunità che però dev’essere colta con intelligenza e sgombrando il campo da false aspettative.

“La campagna di comunicazione legata al nuovo Superbonus è nata in modo forse non propriamente correttospiega Valerio Annicchiarico, amministratore delegato di Ital Tetti -. Il messaggio ‘ti rifacciamo casa gratis’ si è infatti radicato nella mente di molti italiani, ma la realtà è ben diversa. Almeno il 70 per cento dei privati che si rivolgono a noi ha la convinzione che l’esborso da sostenere sia pari a zero o addirittura di poter ottenere un guadagno economico. Occorre sottolineare invece che solo in pochissimi casi i lavori eseguiti potranno godere di un pieno rimborso. Questo è senza dubbio il primo mito da sfatare, ma ci sono poi altri elementi che bisognerebbe avere ben chiari prima di mettere mano alla propria casa. Anzitutto, l’iter che sottintende l’accesso al Superbonus è estremamente rigoroso e approfondito, e richiede il rilascio di un’asseverazione da parte di tecnici qualificati, quali architetti, geometri, periti, ingegneri, alla fine dei lavori o per ogni stato di avanzamento lavori, oltre ad un’altra serie di verifiche e adempimenti. Una certificazione che tuttavia a norma di legge non può essere emessa dalla ditta costruttrice, ma necessita obbligatoriamente dell’intervento di una figura esterna, la quale ha il compito di farsi carico, dal punto di vista della conformità, dell’intero processo. Questo è un aspetto importante, ma che in tanti tendono forse a sottovalutare. Come Ital Tetti, il nostro primo obiettivo è quello di offrire alle persone che si rivolgono la massima trasparenza e il maggior numero di informazioni possibili per una corretta valutazione. Allo stesso tempo, abbiamo messo in campo una serie di attività per cercare di agevolare il più possibile i privati alle prese con il Superbonus. Un elemento che ci differenzia è, ad esempio, la possibilità di farci carico direttamente del credito di imposta, e quindi di produrre automaticamente uno sconto in fattura. Quello che ci caratterizza è un approccio a 360 gradi per tutti i tipi di interventi edilizi. Proponiamo un servizio chiavi in mano e ci occupiamo personale di tutto ciò che è collegato e propedeutico allo svolgimento dei lavori, dall’ottenimento di licenze alle comunicazioni agli enti preposti fino alla sicurezza. Di fatto il privato, una volta commissionato il lavoro, non deve più preoccuparsi di nulla”.

Annicchiarico conclude con una serie di consigli per tutti coloro che si stanno approcciando al Superbonus. “Il primo suggerimento che mi sento di non crearsi false aspettative e non partire con l’illusione di spendere zero. L’iter burocratico da seguire è molto rigido e pertanto è opportuno affidarsi a tecnici e professionisti competenti, preferendo se possibile un’azienda in grado di provvedere autonomamente allo sconto in fattura, velocizzando così ulteriormente le tempistiche. Infine, consiglio vivamente di non sottovalutare le opportunità offerte anche da altri bonus e detrazioni che presentano senza dubbio modalità di accesso più snelle rispetto al 110%”.

Source: chiamamicitta.it

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