L’ammodernamento degli impianti termici privati è inserito nel nuovo Piano di azione comunale per la qualità dell’aria del Comune di Firenze
FIRENZE — Nel nuovo Piano di azione comunale per la qualità dell’aria condiviso dal Comune di Firenze con Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Calenzano, Lastra a Signa, Signa ci sono anche interventi per migliorare gli impianti termici.
Interventi strutturali nel settore della climatizzazione degli edifici e del risparmio energetico, impiego di fonti energetiche a ridotto impatto ambientale, efficientamento degli impianti termici e di condizionamento, utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il condizionamento degli edifici sono la base per ridurre le combustioni e la conseguente immissione degli inquinanti quali NO2 e PM 10 in atmosfera.
Il catasto degli impianti termici ha individuato che nel Comune di Firenze sono presenti 168.830 impianti, di cui il 97,21% sono termosingoli di potenza inferiore a 35KW; il 97,02% sono alimentati a gas naturale. Però il dato negativo che emerge è la vetustà degli impianti; infatti, il 37,66% del totale hanno più di 15 anni.
Pertanto “è evidente che è importante agire con interventi per l’ammodernamento degli impianti termici privati per favorire anche la riduzione dell’inquinamento in particolare da NOx, orientando e incentivando la sostituzione delle caldaie obsolete, specialmente quelle con vetustà maggiore di 15 anni, con generatori di calore “Low NOx”, erogando incentivi per la sostituzione delle caldaie che la Regione Toscana metterà a disposizione dei comuni che ne hanno fatto richiesta. Lo Stato ha messo a disposizione di cittadini e imprese l’Ecobonus 110%, gli Ecobonus ordinari del 50% e del 65%, unitamente all’Ecobonus fino all’85% per i condomini, il “bonus facciate” 90% e il “bonus case” per la ristrutturazione edilizia. Informare delle importanti misure messe in campo dallo Stato è un’azione fondamentale per consentire agli utenti di approfittare di questa opportunità”.
Gli interventi sugli impianti termici e l’efficientamento energetico negli edifici riguardano gli immobili comunali non abitativi, per i quali si intende continuare a razionalizzare i consumi energetici e aumentare l’efficientamento degli impianti tecnologici oltre che a intervenire con interventi di bioedilizia per la riduzione degli sprechi. Sono stati effettuati interventi di sostituzione delle caldaie obsolete con generatori di calore a basso consumo ad alta efficienza e a basse emissioni inquinanti e sono state messe in atto attività di riqualificazione degli impianti adottando sistemi di controllo locale delle temperature. L’amministrazione ha completato l’estensione del sistema di telecontrollo gestito in remoto dagli uffici comunali, in modo da ottimizzare gli orari di accensione e spegnimento richiesti dalle varie sedi. Grande attenzione è stata rivolta agli impianti sportivi, strutture per loro natura “energivore” per dimensione, tipologia e caratteristiche d’uso. La situazione è ulteriormente aggravata dalla vetustà di molti di essi, realizzati con criteri costruttivi e impiantistici non improntati al concetto di risparmio energetico. La nuova impiantistica sportiva, già realizzata come la palestra di boxe del quartiere 2, o in corso di realizzazione, come le palestre polifunzionali di via Geminiani e via del Mezzetta, è improntata al massimo contenimento dei fabbisogni energetici e orientata all’utilizzo di energie rinnovabili in grado di ottenere una certificazione energetica in classe elevata. Molti interventi sono già stati eseguiti, altri sono in corso di progettazione e di esecuzione, sia da parte dell’Amministrazione comunale che delle società sportive concessionarie, finalizzati al risparmio energetico: cappotti esterni, sostituzione infissi, controcoperture, pannelli solari termici e fotovoltaici, geotermia, teli isotermici, illuminazione a led.
Anche per gli immobili comunali per edilizia residenziale pubblica (Erp) l’attività costruttiva è da tempo incentrata su criteri di eco-compatibilità e di efficienza energetica. Si intende procedere con un programma di riqualificazione degli alloggi ERP adottando, sia in fase di progetto che di realizzazione, metodologie e tecniche in grado di assicurare un’alta efficienza energetica secondo i principi dell’edilizia sostenibile, operando anche sulla base di progetti che vedano la realizzazione di edifici in classe A e la sperimentazione di edifici in standard NZEB (Nearly Zero Energy Building). La stessa attenzione al contenimento dell’impatto ambientale dovuto alla messa in opera di interventi di recupero è utilizzata per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente. La linea guida è coniugare l’attività manutentiva con l’efficientamento energetico, in particolare con il rifacimento delle facciate e realizzazione di nuova coibentazione a cappotto, adottando dove possibile materiali che rispettino i criteri ambientali minimi, la sostituzione dei generatori di calore con nuovi ad alta efficienza energetica, la messa in opera di sistemi di contabilizzazione del calore ed infine, la sostituzione degli infissi.
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