(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 01 lug – Il mercato italiano dell’auto “rimane ancora sotto il livello pre-Covid, ostacolato da diversi fattori come l’esaurirsi degli incentivi e il mancato aggiornamento di norme sulle emissioni per importanti categorie di veicoli, a cui si aggiunge la crisi produttiva della componentistica che concorre a tenere in depressione l’intero mercato dell’auto”. E’ quanto scrive Unrae, l’unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, sottolineando che a giugno si registra un calo del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2019, nonostante un giorno lavorativo in piu’ e un “insufficiente recupero” rispetto a giugno 2020 (+12,6%). L’associazione sottolinea che nel primo semestre “la perdita rispetto allo stesso periodo 2019 e’ di circa 200.000 unita’ (con 884.750 immatricolazioni complessive), che per di piu’ si aggiunge alle oltre 500.000″ autovetture perse nel 2020. ‘Nel recente e proficuo incontro del Tavolo Automotive con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il viceministro Gilberto Pichetto Fratin, sono state poste le basi per la definizione di una politica economica di medio-lungo periodo, ma abbiamo anche fornito indicazioni per interventi urgenti mirati ad accelerare il rinnovo del parco auto, misura necessaria per allineare il nostro Paese agli obiettivi europei di transizione ecologica”, ha detto il presidente dell’Unrae Michele Crisci, auspicando “l’estensione fino al 2026 dell’Ecobonus per la fascia di emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2 e, in sede di conversione del DL Sostegni-bis, il rifinanziamento per tutto il 2021 degli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, per non vanificare i risultati fin qui ottenuti”.
Ars
(RADIOCOR) 01-07-21 18:22:37 (0694) 5 NNNN
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