Durante la presentazione della relazione sulle attività del 2020, il Garante per la protezione dei dati personali ha illustrato i principali interventi effettuati per garantire un adeguato trattamento delle informazioni, in particolare quelle sanitarie. Ovviamente il pericolo maggiore è rappresentato dalle piattaforme online e dagli attacchi informatici.
Un anno di attività per proteggere la privacy
Uno degli interventi più noti è senza dubbio quello su TikTok. In seguito alla tragica vicenda di Palermo, il Garante ha chiesto e ottenuto misure per la verifica dell’età al momento dell’iscrizione al social network. Diversi procedimenti sono stati avviati anche su WhatsApp, Clubhouse e Clearview.
L’autorità ha attivato un canale di emergenza per aiutare le vittime del revenge porn e avviato una campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno del cyberbullismo. Sono stati inoltre evidenziati i rischi connessi all’uso degli assistenti digitali e fornite indicazioni su come difendersi dalle minacce informatiche, in particolare dai ransomware. Il Garante ha infine vietato l’uso del sistema Sari Real Time per il riconoscimento facciale.
L’autorità ha dato il via libera a varie iniziative del governo, tra cui Cashback, Lotteria degli scontrini, Bonus Vacanze e Bonus Mobilità. Più recentemente sono stati effettuati numerosi interventi sul famoso Green Pass. Il Garante ha criticato le decisioni del governo e bloccato varie iniziative regionali, tra cui quella della Campania, oltre all’app Mitiga.
Inizialmente, i certificati verdi potevano essere rilasciati solo tramite l’app Immuni. Successivamente, dopo le modifiche apportate da PagoPA, il Garante ha autorizzato l’emissione anche tramite l’app IO. La relazione sull’attività 2020 è disponibile sul sito dell’autorità.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.