Il Bonus mobilità sembra finalmente vedere la luce. I tanti che hanno acquistato di recente, o vorrebbero acquistare, biciclette e mezzi elettrici da ultimo miglio (come monopattini e hoverboard, per fare qualche esempio) potranno richiedere finalmente i rimborsi o i voucher dal prossimo 4 novembre, ovvero dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto attuativo, avvenuta il 5 settembre. Il contributo, inoltre, può essere richiesto anche per fruire dei “servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture”, come specifica lo stesso decreto.
I fondi. Una buona notizia, che sembra finalmente porre fine a una serie di informazioni inesatte andata avanti per tutta l’estate. Va detto, però, che le domande potrebbero essere superiori all’effettiva disponibilità dei capitali stanziati, sebbene non esigui: alla data di attivazione del portale per la presentazione delle istanze, accessibile anche tramite il sito minambiente.it, il dicastero presieduto da Sergio Costa conta di avere a disposizione 210 milioni di euro. Di questi, 120 sono stati accantonati dal decreto Rilancio e altri 20 dalla legge di conversione, mentre i rimanenti 70 milioni di euro arriveranno dallo stesso ministero di via Cristoforo Colombo. Basteranno? Il ministro ha più volte dichiarato in pubblico che “i soldi ci sono”, ma il boom di vendite di bici e monopattini negli ultimi mesi, avvenuto fin dall’inizio della fase 2, alimenta in tal senso alcuni timori. Ulteriori fondi, comunque, potranno essere stanziati nella legge di bilancio 2021, che verrà discussa dai due rami del parlamento proprio nelle settimane in cui verranno inoltrate le domande.
I rimborsi. Ricordiamo che chi ha già acquistato una bicicletta o un mezzo elettrico da ultimo miglio potrà inoltrare richiesta per ottenere un rimborso pari al 60% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 500 euro. Alla domanda sarà necessario allegare la fattura intestata al richiedente o la ricevuta fiscale integrata, cioè lo scontrino parlante. In occasione della stessa istanza, l’interessato dovrà indicare l’Iban del conto corrente, intestato allo stesso beneficiario. La somma verrà accreditata secondo la data d’acquisto del bene, per evitare che il prossimo 4 novembre si assista all’ennesimo click day. Va detto, poi, che le domande andranno presentate entro il sessantesimo giorno dall’attivazione del portale, quindi entro il 3 gennaio 2021, ma i richiedenti dovranno comunque registrarsi sul portale entro il 31 dicembre 2020, come specificato nel decreto attuativo.
I voucher. A partire dallo stesso 4 novembre, inoltre, i cittadini interessati potranno richiedere i voucher per usufruire di una riduzione del 60% del prezzo d’acquisto, fino a un vantaggio massimo di 500 euro, dei mezzi di cui si discute o dei costi di fruizione dei servizi di mobilità condivisa. Il buono, che sarà reso disponibile nell’area personale del richiedente secondo l’ordine temporale delle domande, andrà presentato entro 30 giorni dalla sua emissione ai commercianti e fornitori di mezzi in condivisione che si saranno accreditati secondo le modalità previste dall’art. 7 del decreto attuativo.
Le credenziali e i beneficiari. In ogni caso, l’accesso al portale per ottenere il rimborso o i voucher va effettuato mediante SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), un particolare meccanismo di identificazione di cui dovrà munirsi il richiedente e di cui abbiamo già avuto modo di parlare nel dettaglio. Ciascun interessato può presentare una sola richiesta, ma non tutti i cittadini possono inoltrare domanda: il Bonus mobilità, come ribadisce il decreto attuativo, è destinato solo ai maggiorenni che risiedono nei capoluoghi di regione o, comunque, in quelli di provincia, nelle città metropolitane o nei comuni con più di 50 mila abitanti.
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