Effettuare lavori a casa senza spendere cifre esorbitanti adesso è possibile. Quali sono i bonus che lo permettono tenendo conto delle spese che bisogna comunque sostenere
Una delle novità più rilevanti che ha lasciato in eredità il 2020 è la possibilità di effettuare dei lavori per la ristrutturazione di casa senza pagare o comunque non spendendo troppo.
Infatti per la maggior parte dei costi di natura edile sostenuti sull’immobile, il contribuente nel momento della detrazione fiscale, può optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
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Lavori a casa senza spendere: tutti i bonus applicabili
Sicuramente il più famoso è il Bonus 110%. Si tratta di una novità introdotta dal decreto Rilancio e si concretizza con una detrazione fiscale del 100% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 per i lavori trainanti e trainati effettuati su immobili residenziali già esistenti alla data di inizio dell’intervento di rifacimento.
Si può beneficiare della detrazione in 5 quote annuali di pari importo o appunto optare per lo sconto in fattura da parte della stessa ditta che esegue i lavori (la quale recupera l’importo nella forma di credito d’imposta da poter utilizzare in compensazione o da poter cedere a terzi) o per la cessione del credito a terzi (impresa che esegue i lavori o istituti di credito finanziari).
Qualora il soggetto che ha intenzione di eseguire i lavori riuscisse in una di queste due operazioni di fatto concluderebbe il tutto senza pagare nulla. Non dovrebbe nemmeno attere i 5 anni per recuperare l’investimento.
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Esistono anche altri strumenti che consentono di ottenere delle agevolazioni per la ristrutturazione di casa, tra i quali si possono annoverare:
- Bonus ristrutturazione (detrazione 50% da godere in 10 quote annuali di pari importo),
- Ecobonus tradizionale (detrazione dal 50% all’85% da godere in 10 quote annuali di pari importo),
- Bonus facciate (detrazione al 90% in 10 quote annuali di pari importo),
- sismabonus tradizionale.
Non sono invece ammessi sconto in fattura e cessione del credito per il bonus verde (detrazione al 36%) e bonus mobili (detrazione al 50%).
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