Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSuper Bonus 110Superbonus, meno burocrazia e avvio lavori più facile: arrivano le procedure semplificate con la nuova Cila – la Repubblica

Superbonus, meno burocrazia e avvio lavori più facile: arrivano le procedure semplificate con la nuova Cila – la Repubblica

Scattano le semplificazioni per l’accesso al Superbonus. Da oggi è operativa la nuova Cila: il modello, che segna la fine delle complicazioni burocratiche, è pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica e può essere utilizzato per dare l’avvio ai lavori in tutti i Comuni. Consente di effettuare tutti gli interventi ammessi al Superbonus, sia di tipo energetico che di consolidamento, esclusi i casi di demolizione e ricostruzione per i quali occorre sempre la Scia. Nessuna attestazione dello stato legittimo del’immobile e niente allegati grafici. Il progettista dovrà comunque asseverare che gli interventi da realizzare sono conformi alla normativa edilzia ed urbanistica.

Dati e documenti

La nuova Cila presenta una sezione ad hoc nella quale andranno riportati  i dati della licenza edilizia, quelli dell’eventuale sanatoria per la costruzione, oppure la dichiarazione che l’immobile è stato completato prima del 1° settembre 1967 (quando non esisteva ancora il sistema moderno delle licenze), senza necessità di altre verifiche. Non occorre quindi l’accesso agli atti per controllare che lo stato attuale dell’immobile corrisponda a quanto previsto nella licenza edilizia originaria. Altra documentazione, invece, è sempre necessaria anche con la nuova Cila. In particolare, infatti, in caso di interventi di consolidamento è necessario allegare  la denuncia dei lavori presentata o l’autorizzazione sismica? Per gli interventi sugli immobili d’epoca, ossia quelli realizzati fino al 1945, e nei centri storici, è sempre necessario allegare l’autorizzazione paesaggistica.

I risparmi assicurati

Evitando la necessità di accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni, che richiede tre  mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica, il Dipartimento della Funzione pubblica ha stimato un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro. Cifra che potrà quindi essere reinvestita in spesa produttiva, ossia in progettazione e realizzazione degli interventi. Resta comunque la facoltà dei Comuni di effettuare tutte le verifiche sulla regolarità degli immobili oggetto dei lavori. 

Il progetto senza grafici

Con la Cila Superbonus, peraltro, sono semplificate anche le modalità di presentazione del progetto. Nel caso in cui si tratti di interventi sui prospetti e sulle parti strutturali, che non ricadono nell’edilizia libera, il  progetto da allegare  consiste infatti solo nella descrizione, in forma sintetica, dell’intervento da realizzare senza elaborati grafici (obbligatori invece per la Cila “standard”). Questi dovranno essere presentati soltanto se indispensabili alla descrizione del progetto stesso. Per gli interventi che ricadono nell’ edilizia libera, ossia tutti quelli relativi ai lavori trainati e alla sostituzione degli impianti di riscaldamento, si potrà descrivere semplicemente la lista dei lavori  nel modulo.

L’asseverazione

Questo non significa, però, che potranno essere realizzati interventi su immobili nei quali sono presenti abusi dei quali il progettista è a conoscenza. Nella Cila stessa è infatti previsto l’obbligo per Il progettista “, in qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità”, di effettuare “tutti i necessari accertamenti di carattere urbanistico, edilizio, statico, igienico” e a seguito del sopralluogo, di asseverare che “gli interventi? descritti  sono conformi alla vigente disciplina urbanistica ed edilizia”. Altamente improbabile, quindi, che si possa ipotizzare di realizzare un intervento in regola su un immobile che invece presenta degli abusi.

 

Source: repubblica.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment