Una nuova iniziativa consentirà di ricevere 28 mila euro per tre anni. L’idea nasce da alcuni comuni in difficoltà che necessitano del ripopolamento.
Tanti comuni rischiano di scomparire dato che il numero delle persone che vi abita diminuisce in fretta. Per ovviare a tale problematica sono nate diverse iniziative come, ad esempio, quella della vendita delle case ad 1 euro. In Italia, ma anche all’estero, tale misura è servita per dare nuova vita e nuovi impulsi a piccoli ma incantevoli borghi. Ora si aggiunge un’altra proposta, il rimborso dell’affitto per tre anni.
Leggi anche >>> Lidl rivoluziona il mondo delle assunzioni e regala occasioni imperdibili
I dettagli della proposta da 28 mila euro
I comuni a rischio sparizione hanno deciso di proporre uno scambio. Ben 28 mila euro a persona per tre anni per vivere nel paese e lavorare. Il beneficiario, dunque, non dovrà pagare spese di ristrutturazione in quanto non sarà il proprietario ma dovrà solo andare a vivere e lavorare nel territorio.
Troppo bello per essere vero eppure è realtà. L’iniziativa è resa possibile grazie ai finanziamenti delle regioni interessate. Verranno proposti dei bandi in cui il requisito di partecipazione è l’età inferiore ai 40 anni. L’obiettivo è rilanciare aree depresse economicamente dando l’opportunità ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale.
Leggi anche >>> Raddoppio del Bonus bagno: nuove occasioni di ristrutturazione
Casa e lavoro in posti magici
I giovani che parteciperanno al bando potranno costruirsi un futuro in alcuni dei luoghi più belli della nostra nazione. Parliamo di zone di montagna o di mare di rara bellezza che sono, però, isolati e necessitano di un rilancio economico. Grazie all’iniziativa si potranno risolvere due problemi in uno, quello della ricerca di una occupazione e quello della spesa per un’abitazione.
La casa potrà essere pagata con un rimborso triennale dell’affitto mentre l’attività imprenditoriale non dovrà necessariamente partire da zero i giovani potranno rilevare un’azienda già avviata. La Calabria è stata la prima regione ad aderire all’iniziativa da 28 mila euro con i comuni Santa Severina, Sant’Agata del Bianco, Aieta, Bova, Caccuri, Civita e San Donato di Ninea.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.