Che cos’ il Superbonus 100%?
«È un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Ulteriori sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo».
Il Superbonus si aggiunge alle agevolazioni già esistenti?
«Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (cd. Ecobonus)».
A che punto è il Superbonus?
«Ormai è passato un anno da quanto è stato legiferato e tutto questo tempo è servito per metterlo a punto e rodarlo. La norma è sia di natura tecnico-amministrativa o catastale, sia di natura fiscale».
In quest’ultimo anno cos’è cambiato?
«È stata necessarie una serie infinita di modifiche che hanno portato a una semplificazione di tipo amministrativo e autorizzatoria che di fatto consente adesso di avviare i lavori in modo tecnicamente più semplice. Da fine luglio basta inviare al Comune un modulo ad hoc di Comunicazione di inizio lavori (in gergo tecnico Cila) asseverato da un tecnico abilitato, senza l’attestazione di stato legittimo».
In che cosa consiste la semplificazione?
«Prima si doveva necessariamente avere una sorta di verifica dell’integrità dell’immobile e della messa a norma complessiva dell’edificio e non era affrontabile se rilevavi delle situazioni che richiedevano di essere sanate, siano queste dovute a problemi di tipo catastale o legate alla conformità dell’immobile, bloccando di fatto diverse procedure. La semplificazione consente di far partire i lavori senza dover rimediare preventivamente alle piccole sistemazioni necessarie».
L’altro caposaldo riguarda la cessione del credito, qual è la situazione attualmente?
«L’aspetto sui redditi di imposta del Superbonus è un elemento fondamentale. Chi esegue i lavori di casa ha due strade, o li fa e poi cede il credito che ha ottenuto, o trova chi li fa, emettendo fattura, il che significa che a sua volta dovrà in un secondo momento decidere a chi cedere il credito. Fino a quando il mercato della cessione del credito non era liquido, nessuno si sognava di fare lo sconto in fattura. Questa situazione sta migliorando mese per mese e la liquidabilità dei crediti sta rendendo appetibile il Superbonus».
Attualmente la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022, quali sono le prospettive di proroga?
«Se è stato necessario che passasse un anno per oliare il meccanismo, diamo per scontato che intervenga una proroga per portarlo al 31 dicembre del 2023».
Queste condizioni quali benefici porteranno?
«Chiunque avrà tempo e modo per sfruttare il Superbonus. Da questo autunno in avanti è bene che si avviino più cantieri possibile perché la traduzione è una riqualificazione degli immobili, compresa la riqualificazione sismica. La regione Veneto, per esempio, è stata inserita nel rischio sismico 3, oltre al Superbonus è possibile sfruttare il Sisma Bonus che equivale a 96mila euro di credito per unità abitativa»
Per i proprietari di unità abitative singole è più semplice accedere al Superbonus 110% rispetto a chi possiede un immobile all’interno di un condominio?
«Quella dei caseggiati è una situazione paradossale perché da un lato il condominio genera crediti di imposta ragguardevoli, basti pensare che un palazzo di 20 unità abitative crea un credito almeno di un milione di euro. La criticità sta nel fatto che l’Italia è un paese di gente litigiosa e questo prescinde dal Superbonus ma interessa qualunque tipologia di intervento».
Il vantaggio per i condomini quale sarebbe?
«Si rifletta su questo fatto: quando mai ricapiterà che a carico dello Stato venga effettuata una riqualificazione energetica o sismica? Gli eventuali fastidi o disagi di qualche mese portano ad aumentare il valore del proprio immobile»
Esiste un problema di intasamento e difficoltà a reperire ditte in grado di eseguire i lavori?
«C’è stato un momento di tensione per reperire alcune materie prime ma con le proroghe i lavori si possono anche eseguire la prossima estate. Intanto è consigliabile avviare l’iter per usufruire del Superbonus. Il suggerimento è quello di pianificare tutto il prima possibile».
Quali sono le figure professionali chiave per ottenere il Superbonus?
«Affidarsi a un team multidisciplinare sin dall’inizio che faccia un’analisi di pre-fattibilità a 360 gradi. I professionisti indispensabili sono un esperto amministrativo, un tecnico, un esperto fiscale e un esperto finanziario. È fondamentale avere la certezza del diritto al Superbonus e che il team arrivi fino alla monetizzazione del credito».
Il Superbonus ha due attestazioni inderogabili, quali sono?
«L’attestazione Enea sull’efficenza energetica e il visto di conformità fiscale. Per questo è importante affidarsi a un gruppo di professionisti. Andando a tentativi si rischia di iniziare, senza poi arrivare in fondo»
Il credito di imposta in cosa consiste e chi se lo accolla?
«Lo Stato si prende in carico la maggiorazione del credito perché il 110% riconosce un 10% di valore in più, mentre il resto viene regolarmente pagato e fatturato dal cessionario. Il vero onere per lo Stato è legato alla maggiorazione del credito di imposta. Il riconoscimento del credito aiuta la lotta all’evasione dell’Iva perché tutto deve essere tracciato. Lo Stato nella filiera dell’edilizia recupera così parte dell’evasione dell’Iva».
Le tempistiche per chi avvia l’iter quali sono?
«Per la pre-fattibilità serve almeno un mese e mezzo, la ricerca dell’impresa e la scelta dureranno in media 60 giorni. Per partire direi circa tre mesi. Il cantiere, se non sono opere troppo complicate, durerà da tre a sei mesi. Nell’arco di 9 mesi o al massimo un anno il tutto è completato. Avendo davanti almeno altri due anni, c’è la possibilità di eseguire tutto in maniera ottimale».
Una persona da sola è in grado di ottenere il Superbonus senza un pool di professionisti?
«Se l’intervento è semplice, tipo cambiare la caldaia, installare il fotovoltaico o rifare il cappotto, quasi tutte le ditte sono in grado di seguirti».
Chi sono i cessionari del credito?
«Al momento principalmente le banche, in realtà i crediti fiscali sono quelli che sostanzialmente fanno gola alle imprese o a chi ha dipendenti per versare le ritenute».
Conviene ancora fermarsi al Bonus 90%?
«Prima forse sì, perché l’iter era più semplice ma quando poi vai a cedere quei crediti sono pagati malissimo»
Ci sono altre criticità che si possono limare?
«Un anno fa infinite, oggi no. Tutti dovrebbero rasserenarsi e sfruttare questa opportunità».
(ha risposto Andrea Cortellazzo di Ekobonus)
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23 agosto 2021 (modifica il 23 agosto 2021 | 07:45)
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Source: corrieredelveneto.corriere.it
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