Il Superbonus 110% può essere usato anche per i piccoli lavori in casa e le riparazioni. Tutte le indicazioni nel chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
Abbiamo visto che è possibile accedere al Superbonus per diverse tipologie di interventi, come ad esempio quelli attraverso i quali si ottiene un miglioramento della classe energetica, ma stando alle recenti indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate l’agevolazione al 110% è accessibile anche nel caso di lavori in casa di riparazione o locali.
Dall’AgE arriva quindi il via libera ai piccoli interventi, una novità che apprendiamo grazie alla risposta all’interpello n. 560 del 26 agosto 2021. A chiedere lumi è stato un contribuente che ha bisogno di effettuare un intervento per ripristinare le condizioni di sicurezza antisismica della propria abitazione, una villetta a schiera.
Come ottenere il Superbonus 110% per i piccoli lavori in casa
Nel caso del contribuente che ha interpellato l’Agenzia delle Entrate è stato chiarito che gli sarà possibile effettuare gli interventi sfruttando il sismabonus che in questo caso viene elevato al 110%.
Ma quando è possibile effettivamente accedere al sismabonus se si tratta solo di piccoli interventi? Deve trattarsi prima di tutto di lavori di adeguamento sismico come nel caso specifico del contribuente che ha esposto la sua situazione all’Agenzia delle Entrate.
Non tutti gli interventi di questo tipo tuttavia possono rientrare nel Superbonus 110%, ma tra questi troviamo quelli che vengono definiti “di riparazione locale” dal punto 8.4.1 delle Norme tecniche delle costruzioni del 2018.
Ci sono quindi altri casi in cui è prevista la possibilità di accedere al Superbonus 110%, e tra questi vi sono i piccoli lavori che servono a migliorare le prestazioni antisismiche della propria abitazione.
Quanto al Sismabonus, la detrazione prevista sale fino al 110% per quei lavori necessari per metterre in sicurezza statica le parti strutturali di edifici o di complessi di edifici le cui strutture sono collegate, e che sono individuati dall’articolo 16-bis, comma 1, lett. 1) del TUIR e che interessano edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Per quel che concerne i lavori di riparazione o locali, stando alla risposta dell’Agenzia delle Entrate occorre far riferimento ai chiarimenti pubblicati dalla Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del DM 28/02/2017 che sono i seguenti:
- il parere prot. 3600 del 7 aprile 2021 con il quale si chiarisce che gli “interventi di riparazione o locali” rientrano a pieno titolo tra i lavori disciplinati dall’articolo 16 bis, comma 1, lettera i) del DPR 917/1986 e che pertanto sono conformi alle agevolazioni previste dal superbonus 110%
- il parere prot. 7035 del 13 luglio 2021 nel quale si trova ulteriore conferma di questa possibilità, sottolineando che i “piccoli lavori” possono avere un ruolo di primaria importanza nella prevenzione del rischio sismico specie per gli edifici che sorgono nei centri storici.
Quali sono i lavori per i quali il Sismabonus arriva al 110%
Oltre ai piccoli interventi che abbiamo visto nel paragrafo precedente, i lavori per i quali l’agevolazione prevista dal Sismabonus viene portata al 110% sono i seguenti:
- interventi sulle coperture e più in generale sugli orizzontamenti, o su loro porzioni il cui fine è quello di aumentare la capacità portante dell’edificio, ridurre i pesi, eliminare le spinte applicate alle strutture verticali, migliorare l’azione di ritegno delle murature, e ottenere la riparazione-integrazione-sostituzione di elementi della copertura
- interventi di riparazione e ripristino della resistenza originaria di elementi strutturali in muratura e/o calcestruzzo armato e/o acciaio, ammalorati per forme di degrado provenienti da vari fattori come esposizione, umidità, invecchiamento, disgregazione dei componenti e via dicendo
- interventi finalizzati alla riduzione delle probabilità di innesco di meccanismi locali, come ad esempio l’inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura, o il rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili nelle travi, la cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro posizioni, volta a migliorarne la duttilità, il collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento, il rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, quali camini, parapetti, controsoffitti eccetera, o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale.
Come ottenere il superbonus 110% per lavori di riparazione o locali
Abbiamo visto quindi che è possibile accedere al Superbonus 110% anche nell’ambito di interventi che servono per la riparazione di alcuni elementi strutturali e per interventi locali effettuati su una villetta a schiera come specificato nel chiarimento dell’Agenzia delle Entrate.
È stato anche chiarito però che ogni valutazione riguardante le possibilità di effettuare questo tipo di interventi necessita di verifiche tecniche e accertamenti specifici.
Per poter ottenere il Superbonus al 100% con lavori che rientrano in queste tipologie è quindi indispensabile rivolgersi a professionisti abilitati competenti in materia al fine di ottenere l’attestazione afferente il sussistere di quei requisiti che sono richiesti per queste tipologie di interventi domestici.
Il professionista in questi casi non dovrà far altro che attestare sulla base delle specifiche competenze che possiede, che gli interventi relativi all’adozione delle misure antisismiche e all’esecuzione delle opere di messa in sicurezza statica sono effettivamente “di riparazione o locali” proprio come definiti al punto 8.4.1 delle Norme tecniche delle costruzioni del 2018.
Se tutti gli altri adempimenti previsti sono rispettati, anche nei casi sopra descritti è possibile beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%.
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