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Incentivi auto, il paradosso degli extrabonus – FormulaPassion.it

La richiesta di rifinanziamento degli incentivi auto è stata accolta, ma come spesso (per non dire sempre) accade a regnare sovrana è la confusione. E già le prime polemiche sono state sollevate, in particolare per la questione legata al paradosso degli extra bonus per le auto green: i fondi stanziati per l’ecobonus per acquistare auto elettriche e ibride plug-in sono già finiti, mentre l’extra bonus che vale ancora circa 60 milioni di euro non è utilizzabile perchè è in vigore per le auto che già usufruiscono dell’ecobonus. Insomma, una formula quasi diabolica che rende in poche parole questi 60 milioni di euro assolutamente inutilizzabili.

“I fondi dell’ecobonus per le auto elettriche sono esauriti e l’extra bonus è inutilizzabile – ha commentato ai microfoni de Il Corriere della Sera in edicola oggi uno stizzito Michele Crisci, presidente dell’Unrae – Soldi fermi, inutili, decisi, nel mese di luglio. Da subito, con insistenza, abbiamo evidenziato al Governo questo paradosso, che rallenta la transizione verso i motori sia ibridi che elettrici e blocca, automaticamente, l’extra bonus. Proponiamo di trovare un modo urgente per rifinanziare il fondo, anche usando in alternativa e in assenza di altre soluzioni, temporaneamente o parzialmente, proprio i fondi dell’extra bonus”. Il numero uno dell’associazione dei costruttori stranieri che operano in Italia si è detto aperto al dialogo con le autorità competenti, dal Governo stesso ai ministeri, per risolvere una situazione che Crisci definisce bizzarra e inaccettabile.

Il presidente dell’Unrae ha chiuso il suo intervento toccando il tema della crisi causata dalla carenza di microchip e di semiconduttori, che sta avendo un forte impatto sull’intero settore automotive. “Tutte le industrie sono penalizzate, la carenza di chip costerà molti miliardi – ha concluso Crisci – Ogni automobile moderna ha almeno 3 mila componenti a semiconduttore. Già la transizione verso macchine a zero emissioni comporta un’evoluzione tecnologica complessa, noi dobbiamo pensare ai concessionari, alle reti di assistenza, è necessario sostenerli, cercando che questi costi non incidano sul prezzo finale dell’automobile, danneggiando ulteriormente il cliente”.

FP | Andrea Trezza

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