Si è aperto mercoledì mattina ufficialmente l’anno scolastico al Collegio Vescovile Pio X di Treviso. Un anno che farà ancora i conti con la pandemia, ma che si prefigge di iniziare e continuare in presenza, per scongiurare gli effetti negativi che la privazione di relazioni ha avuto sui ragazzi e per garantire continuità alla didattica. A dare il benvenuto al personale docente il rettore, mons. Lucio Bonomo, il padre spirituale don Filippo Basso, la coordinatrice didattica dottoressa Laura Catella e il nuovo vicario generale mons. Giuliano Brugnotto, ex allievo del Collegio.
Il rettore, nel portare il proprio saluto al corpo insegnanti, ha messo in luce i dati positivi sulle nuove iscrizioni all’anno scolastico 2021-2022: “Il Collegio conta 1.390 alunni, – ha chiarito mons. Bonomo – 725 tra primaria e infanzia, 285 nella secondaria di primo grado e 380 in quella di secondo grado. In un periodo in cui si parla con sempre più forza del problema della denatalità, la nostra scuola ha dovuto aggiungere, per rispondere alla richiesta di iscrizioni, una nuova sezione sia alla materna che alle elementari e alle medie. Inoltre, grazie al bonus facciate, inauguriamo quest’anno scolastico con i lavori di risanamento dei prospetti esterni di tutto l’edificio, si tratta di una superficie di quasi 8 mila metri quadri su cui si sta intervenendo per dare ulteriore lustro alla nostra storica sede di Borgo Cavour”.
“Il nostro percorso formativo – ha proseguito la dottoressa Catella – copre interamente la fascia di età che va dai 2 ai 19 anni. Si tratta di una caratteristica rara per un istituto scolastico e che rappresenta un’opportunità, complessa ma allo stesso tempo estremamente stimolante, per proporre un progetto di vita che abbracci l’intero percorso di crescita dei nostri giovani. Noi portiamo avanti questo disegno educativo con impegno grazie a una attenzione primaria alla persona e al suo percorso educativo, alla qualità dell’insegnamento e alla capacità di fornire una proposta formativa equilibratamente bilanciata fra tradizione e innovazione”.
La mattinata di lavori è proseguita con l’intervento “Vivi, ama, sogna, credi”. Una Comunità che educa alla speranza della dottoressa Virginia Kaladich, presidente nazionale FIDAE, federazione di istituti che raccoglie le attività educative delle scuole cattoliche paritarie primarie e secondarie. Un contributo di carattere pedagogico, quello della presidente Fidae, che ha voluto indirizzare i docenti nell’affrontare questo difficile ritorno in classe nel terzo anno scolastico caratterizzato dalla pandemia. Kaladich ha evidenziato l’importanza di rimettere gli alunni, con le difficoltà da loro affrontate in questo periodo così complesso, al centro della didattica: “Nel nostro ruolo come docenti – ha commentato – è necessario riconoscerci come comunità educante di cui facciamo parte assieme alle famiglie, in una relazione di corresponsabilità educativa nella quale al centro si trova l’alunno, come da sempre è nella missione delle scuole cattoliche”. “Nostro compito – ha continuato Kaladich – è quello di ascoltarlo e di avviare una comunicazione che riconosca la reciprocità delle relazioni e di metterci in gioco senza risposte preconfezionate. Solo così potremo iniziare quest’anno scolastico all’insegna della speranza e sognare un grande futuro, insieme”.
La dottoressa Marina Raffaele, responsabile del Servizio di Psicologia e Pedagogia del Collegio è infine intervenuta con la propria relazione dal titolo: “Covid anno 3°: riflessioni sul vissuto di studenti, famiglie e insegnanti ad un anno dalla riapertura delle scuole” che ha approfondito l’impatto emotivo della pandemia sui ragazzi. Le lezioni riprenderanno il loro regolare corso come da calendario regionale: lunedì 6 settembre sarà la volta dei più piccoli, della scuola dell’infanzia, mentre per tutti gli altri l’inizio della scuola è previsto il lunedì successivo, 13 settembre.
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