È possibile presentare domanda per il bonus bagno fino al 31 dicembre, in modo da beneficiare di una detrazione irpef del 50% per la ristrutturazione dei bagni presenti nella propria abitazione. Vediamo insieme in cosa consiste il bonus e come funziona.
Il bonus bagno, introdotto dal Governo e rinnovato dalla Legge di Bilancio 2021 per l’intero anno corrente, permette di ristrutturare il bagno della propria casa spendendo metà dell’importo previsto, recuperando la cifra risparmiata dalla dichiarazione dei redditi.
Questo tipo di bonus non prevede limiti di reddito, perciò è possibile procedere con la richiesta senza presentare l’ISEE. Inoltre, il bonus bagno è cumulabile con il bonus mobili ed elettrodomestici.
Bonus bagno: in cosa consiste
Il Governo ha introdotto una serie di agevolazioni per incentivare la transizione ecologica tramite l’efficientamento energetico, tra cui il superbonus al 110% e gli ecobonus al 65%, ma anche per migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni, come previsto dal sisma bonus.
Tra i bonus precedentemente citati, troviamo anche il bonus bagno, il quale consiste in una detrazione al 50% per le ristrutturazioni che concernono i bagni della propria casa.
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Nello specifico, è possibile ottenere una detrazione del 50% per un massimo di spesa pari a 96.000 euro, in modo tale da risparmiare fino a 48.000 euro per tutte le ristrutturazioni che sono comprese nel bonus. È possibile presentare domanda e la documentazione richiesta entro il 31 dicembre.
Quali lavori sono compresi
Innanzitutto, la semplice sostituzione dei sanitari non è considerata valida per usufruire del bonus bagno. Infatti, per poterne beneficiare, è necessario dimostrare che gli interventi siano straordinari.
Ciò significa che possono essere realizzati prevalentemente interventi di rifacimento più complessi, compresa la totale sostituzione e messa a norma degli impianti idrici. In questo caso possono essere portate in detrazione anche le sostituzioni dei sanitari. Così come le opere murarie strutturali che modificano la struttura dell’ambiente.
Inoltre, nel caso in cui si trattasse di abbattimento di barriere architettoniche per agevolare soggetti con disabilità, le spese sono ammesse anche per la sostituzione di sanitari idonei. Allo stesso modo sono ammessi gli interventi di messa a norma in seguito ad eventi calamitosi documentabili con la dichiarazione dello stato di emergenza.
Il bonus comprende anche tutte le spese relative alla consulenza, alla redazione di documenti, alla progettazione e all’acquisto dei materiali oltre alla posa in opera.
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