Economia – Il presidente di Federlazio Viterbo, Gianni Calisti, va all’attacco: “Basta parole, serve un intervento immediato e risolutivo”
Condividi la notizia:
|
Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Sconcertante e inammissibile un’attesa di oltre otto mesi per avere un quadro normativo completo, di cui ad oggi non vi è traccia. La mancanza dei necessari decreti attuativi continua a frapporre ostacoli assolutamente ingiustificati all’operatività del bonus idrico per l’anno in corso, una misura di estrema importanza per il risparmio di acqua potabile.
Non vogliamo risposte che non risolvano il problema. Ad ormai circa tre mesi dalla scadenza dell’agevolazione, chiediamo un intervento immediato: non è una battaglia per l’industria, ma per il Paese”. Interviene senza mezzi termini il presidente della Federlazio di Viterbo, Gianni Calisti, per denunciare come a due terzi dell’anno non sia stato possibile dare attuazione al Fondo per il risparmio di risorse idriche, previsto dalla legge di bilancio 2021 e di fatto rimasto sulla carta, per la mancanza delle necessarie norme di attuazione da parte del ministero dell’Ambiente, al quale più volte l’associazione della piccole e media impresa ha rivolto appelli, direttamente e a mezzo stampa.
Con una dotazione finanziaria complessiva di venti milioni di euro, il bonus garantisce un contributo di mille euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro fine anno per la sostituzione di vecchi sanitari in ceramica e rubinetterie, con sistemi di nuova generazione in grado di limitare il flusso d’acqua, una risorsa essenziale per la vita dell’uomo sulla terra.
I dati, del resto, sono inequivocabili e allarmanti.
Con oltre 9 miliardi di metri cubi, l’Italia detiene il primato nell’Unione europea del volume di acqua utilizzata. Un cittadino italiano consuma in media quasi 250 litri di acqua potabile al giorno: circa il 40% è utilizzata per docce e bagno, nel lavaggio di stoviglie e pulizie domestiche.
“Il bonus idrico, atteso da tempo – afferma Gianni Calisti – ha aperto la strada che la Federlazio aveva indicato a più riprese, in direzione di un duplice obiettivo: il contenimento dei consumi energetici e il sostegno alle aziende manifatturiere dei settori produttivi interessati, in particolare a quelle del distretto ceramico di Civita Castellana, che da anni investono in ricerca e innovazione, con risultati concreti e rilevanti. Basta calcolare che dai 15 litri di consumo dei sanitari attualmente in dotazione, quelli di nuova concezione garantiscono uno scarico pari o inferiore a 6 litri”.
Ma, ad oggi, non è ancora possibile per i cittadini presentare alcuna domanda di accesso al contributo, che scadrà a fine anno, una data ormai non così lontana.
“Torniamo, ancora una volta – dice ancora Calisti – ad esprime gratitudine agli esponenti politici nazionali e locali, che a suo tempo si fecero personalmente carico di sostenere il progetto, poi recepito nell’ultima legge di bilancio. Ma, al contempo, non possiamo che registrare l’ennesimo fallimento della politica del “Palazzo” verso il tessuto produttivo di Civita Castellana”.
“Continuiamo, come Federlazio, a sostenere le legittime istanze degli imprenditori locali e facciamo nostre le loro preoccupazioni e delusioni – aggiunge Calisti -. Nonostante questo assurdo immobilismo, le imprese del polo ceramico continuano a crescere in quantità e qualità e sono sempre più presenti ed apprezzate in ogni parte del mondo”.
Federlazio Viterbo
Condividi la notizia:
14 settembre, 2021 Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.