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Tutti i bonus mobilità del 2021 | METEO.IT – METEO.IT


(foto: Maurizio Brambatti/Ansa)

Anche nel 2021 conviene stare all’occhio per gli incentivi sulla mobilità sostenibile. Dopo il successo anche oltre le aspettative – in termini di adesione – per il bonus mobilità relativo a biciclette, monopattini e analoghi, proseguono quest’anno i rimborsi e i contributi per la cosiddetta mobilità dolce e per quella elettrica.

I filoni principali sono tre. Anzitutto, la fase conclusiva del Programma sperimentale buono mobilità 2020: anche se i giochi per i nuovi acquisti sono conclusi già dal 2 novembre scorso, è ancora nel vivo più che mai la procedura di rimborso. Secondo, ci sono importanti agevolazioni per le auto elettriche, anche se vincolati a una serie di parametri non ancora definiti del tutto e con precisione. E infine un curioso incentivo molto specifico per le biciclette da carico, o cargo bike nella più comune denominazione inglese.

Bonus bici e monopattini 2020

Nei primi giorni di gennaio 2021, sul sito ufficiale dell’iniziativa, è comparsa una nuova comunicazione che in parte conferma quello che era stato previsto e in parte spariglia di nuovo le carte.

Ma facciamo un passo indietro: come avevamo già raccontato qui su Meteo.it, dopo il famoso click day dello scorso 3 novembre per la richiesta dei rimborsi e la generazione di nuovi voucher, il numero di richieste più alto delle attese aveva portato a chiudere dopo appena poche ore il rubinetto, per esaurimento dei fondi a disposizione. Con molti, naturalmente, ancora in attesa. Così tra il 9 novembre e il 9 dicembre era stata aperta una procedura di pre-registrazione destinata a chi era rimasto ancora a bocca asciutta, in modo da stimare quanti altri fondi sarebbero serviti per soddisfare tutte le richieste presentate. Fonti ministeriali hanno poi comunicato, al termine di questo periodo ribattezzato fase 2, che erano arrivate 118.675 prenotazioni, per un ammontare complessivo di 35,6 milioni di euro circa. Richieste che si andavano ad aggiungere al mezzo milione (abbondante) di persone che avevano già inoltrato la domanda con il click day, di cui 300mila di rimborso e 258mila per i nuovi voucher.

(foto: Gabriella Clare Marino/Unsplash)

E ora, per i pre-registrati della fase 2, è già arrivato il tempo del prossimo passo. Dal 14 gennaio al 15 febbraio (senza necessità di affrettarsi già il primo giorno, perché non c’è il rischio click day) è possibile completare la propria richiesta di rimborso, naturalmente avendo sotto mano il giustificativo di spesa in formato digitale (meglio se pdf), ossia la fattura, lo scontrino o qualunque altro tipo di documento commerciale con l’indicazione di che cosa è stato acquistato. Agli stessi pre-registrati potrebbero essere inviate anche una o più email per ricordare di questa opportunità e del termine da rispettare. Tutti coloro che completeranno la procedura in tempo utile riceveranno poi alle coordinate bancarie indicate direttamente l’importo del rimborso, che come per la fase 1 corrisponde al 60% della spesa effettivamente sostenuta, per un importo massimo di 500 euro. Sulla data dell’effettivo versamento è noto solo che non potrà certamente essere prima del 15 febbraio, ma non sono state comunicate date certe perché nei documenti ufficiali si parla di “successivamente” a quella data.

C’è però una novità importante: a differenza di quanto era stato detto a novembre, anche chi non si è pre-registrato nella fase 2 può avere comunque diritto al rimborso, ovviamente se soddisfa tutti i requisiti richiesti (e non ha già ottenuto il bonus in precedenza). Vale a dire, se tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 ha effettuato l’acquisto di biciclette, monopattini o altri dispostivi per la micro-mobilità urbana come hoverboard e segway, ottenendo il relativo giustificativo di spesa. Inoltre è necessario essere maggiorenni, risiedere in un comune con più di 50mila abitanti (da dati Istat al 1° gennaio 2019), oppure in un capoluogo di Regione, di Provincia o in una Città metropolitana. Serve poi essere dotati di account nel Sistema pubblico di identità digitale (lo Spid), e naturalmente possedere un conto corrente per il versamento.

(foto: Marek Rucinski/Unsplash)

Il motivo di questo ampliamento, che farà sicuramente piacere a chi non era riuscito a pre-registrarsi in tempo utile, deriva probabilmente da un certo margine in termini di disponibilità economica. Nella Legge di bilancio 2021 sono infatti stati stanziati 100 milioni di euro per coprire l’ultima parte dell’operazione, ma le richieste effettivamente pervenute corrispondono a poco più di un terzo dell’importo. Per di più, c’è il ritorno di cassa dei voucher richiesti durante il click day del 3 novembre (e ora scaduti: duravano 30 giorni) ma mai riscossi, o spesi solo in parte. In ogni caso, però, non è più possibile creare voucher in vista di acquisti futuri, ma solo ottenere il rimborso per spese passate.

Acquistare auto elettriche nel 2021

La manovra finanziaria relativa a quest’anno offre un’occasione succosa per l’acquisto di automobili ad alimentazione elettrica, a patto che si posseggano i requisiti per poter godere delle agevolazioni. Secondo quanto previsto dai commi 77, 78 e 79 della Manovra 2021, infatti, è possibile avere un contributo del 40% sul prezzo di acquisto. L’auto deve però essere acquistata necessariamente da persone fisiche (quindi le aziende sono escluse), e l’indicatore della situazione economica equivalente ISEE deve essere inferiore ai 30mila euro. La buona notizia è che l’incentivo vale anche per gli acquisti in leasing, mentre i paletti sono che la validità è limitata a veicoli nuovi di fabbrica, che siano esclusivamente elettrici, che abbiano una potenza di 150 chilowatt al massimo e che costino al più 30mila euro (al netto del 22% di iva).

(foto: Andrew Roberts/Unsplash)

Il bonus sarà valido per tutto l’anno fino al 31 dicembre, ma di fatto non è ancora operativo. Il decreto attuativo che chiarisce gli aspetti di dettaglio dell’iniziativa è in attesa di essere pubblicato, e (salvo ritardi dovuti a crisi di governo, pandemia o altro) è stato annunciato entro la fine di gennaio. I ministeri dell’economia e dello sviluppo economico dovrebbero essere al lavoro per ultimare il testo, sapendo anche che in tutto lo stanziamento è pari a 20 milioni di euro.

L’anno d’oro delle cargo bike

(foto: Piqsels)

Anzitutto, un piccolo identikit di che cosa si intenda con l’espressione cargo bike, o bicicletta da carico per dirla all’italiana. Sono biciclette, ovviamente, ma in generale sono dotate di un cassone, di un rimorchio o di un cesto per trasportare anche oggetti pesanti e ingombranti. Non si tratta ovviamente del classico cestino da bicicletta, ma di qualcosa di più strutturato: in generale le si usa per trasportare bambini o animali domestici, una spesa al supermercato medio-grande o altri carichi particolari. Qualcuno le chiama anche bici da lavoro, perché sono utilizzate pure da aziende con personale che si deve muovere sul territorio con qualche tipo di merce e attrezzatura. Di solito rientrano tra le cargo bike anche quelle utili a far muovere persone che non riescono a camminare, oppure con disabilità. Dato che sono utili e pratiche, oltre che ovviamente sostenibili, stanno prendendo piede per molte applicazioni, dalle consegne a domicilio nei contesti urbani così come per il volantinaggio e la pubblicità. E hanno le forme e le configurazioni più disparate.

Per queste particolari biciclette, a due o più spesso a tre ruote, la Manovra 2021 prevede agevolazioni specifiche, indicate in particolare ai commi 698 e 699 del testo. Ma attenzione: il contributo varrà solo per piccole e micro imprese che svolgono attività di trasporto merci urbano”, che si occupino del cosiddetto ultimo miglio della filiera di consegna e che nell’anno 2021 abbiano al massimo un fatturato pari a 2 milioni di euro. In concreto, l’agevolazione consisterà in un credito d’imposta fino al 30% del valore speso, e arriverà comunque al massimo a 2mila euro. Ciò significa che non ci sarà uno sconto diretto o un rimborso immediato, ma un recupero fiscale spalmato nel tempo.

(foto: Herbert2512/PixaBay)

Come per le auto elettriche, comunque, gli ultimissimi dettagli saranno esplicitati con un apposito decreto attuativo. A quanto pare, il bonus varrà sia per bici da carico tradizionali a trazione muscolare, sia a pedalata assistita sia elettriche. Non è chiaro invece se sia necessario che la cargo bike sia anche a rimorchio, come riportato da alcune indiscrezioni, oppure no. Proprio come per il bonus mobilità 2020, è possibile che venga creata una piattaforma ad hoc per la gestione di questa agevolazione, radunando sia i rivenditori sia le aziende acquirenti.

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