Dal lockdown in avanti i veronesi non hanno smesso di comprare e scambiare appartamenti e case. Anche nel secondo trimestre dell’anno le compravendite in città e provincia risultano in salita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e di due anni fa. A fornire i dati è l’Agenzia delle Entrate. A rielaborarli, l’Ufficio studi di Gruppo Tecnocasa, che nel Veronese conta un’ottantina di agenzie affiliate.
Da aprile a fine giugno i rogiti effettuati in città per l’acquisto di immobili residenziali sono stati 969 (erano stati 661 nel 2020 e 877 nel 2019); in provincia si sono attestati a quota 2.616 (contro i 1.670 del 2020 ed i 2.139 del 2019). La crescita percentuale delle compravendite nel capoluogo sullo stesso periodo dell’anno scorso è però del +46,6%, di gran lunga inferiore all’incremento nazionale, al +73,4% (+26,1% sul 2019). Questo perché a Verona, come a Milano e Bologna, il mercato immobiliare residenziale non si è mai fermato sensibilmente neppure durante i mesi del confinamento, da marzo a maggio dell’anno passato.
In città, sempre secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, continua ad aumentare la quota di compratori che acquistano l’abitazione principale: si passa dal 62,5% del secondo trimestre 2019, al 65,7% dello stesso periodo 2020, fino al 77,3% di quest’anno. Va invece conseguentemente assottigliandosi il numero di rogiti che hanno come obiettivo l’investimento.
Mettendo a confrontando le caratteristiche più ricercate dalla clientela, le preferenze vanno ai quadrilocali (30,2% rispetto al 28,1% di due anni fa) e alle soluzioni indipendenti e semi-indipendenti, spesso dotate di giardino o verande, che salgono al 13,2% del gradimento, rispetto al 10% di due anni fa.
«Dall’inizio della pandemia abbiamo continuato a vendere – conferma Leonardo Meoni, presidente provinciale di Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali –. La clientela ha sentito la necessità di sistemarsi in spazi casa più adeguati. Durante il confinamento abbiamo esaminato proposte d’acquisto a distanza e predisposto preliminari». Da allora i rogiti si sono mantenuti sostenuti. «Anche agosto è stato un mese di intense trattative e sono stati conclusi molti affari», afferma. «Si è anche modificato l’approccio del cliente ai nostri uffici: ci chiama chi è interessato a perfezionare un acquisto, parte delle informazioni vengono fornite telefonicamente e le planimetrie inviate per mail», spiega.
«Il Superbonus 110% ha aiutato a proporre anche villette e appartamenti fermi da un po’ perché datati. Con le agevolazioni è più facile e conveniente ristrutturare per cui anche lo stock di usato che si faticava a proporre è stato preso in considerazione dai compratori e in parte veduto», riflette Francesco Gentili, presidente di Fimaa Confcommercio. «Nel complesso le compravendite restano sostenute sia da parte di chi acquista per migliorare la propria situazione abitativa o non pagare più l’affitto, sia da parte di chi vuole effettuare un investimento», aggiunge. «I prezzi si mantengono stabili e comprare rimane quindi molto convenienti in città e provincia», prosegue.
Un discorso a parte riguarda il Garda, con vendite record. «Sul mercato del lago sono numerose le ricerche da parte di stranieri che hanno liquidità disponibile e vogliono investire nella casa di vacanza, facile da raggiungere in auto», conclude.
Source: larena.it
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