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Gabetti: il mercato immobiliare industriale e terziario a Padova (Report) – Monitorimmobiliare.it

di J.B. 10 Aprile 2018

Il 2017 è stato un anno particolarmente significativo per il settore immobiliare produttivo in Veneto: nel 2017 le transazioni sono state 1.718, +27,5% rispetto all’anno precedente. Anche il settore terziario ha mostrato performance positive, con un totale di 1.243 transazioni, +7,5%, rispetto al 2016.

Sulla base dello studio condotto con l’ufficio studi Gabetti, il territorio padovano è stato suddiviso in macro aree rilevanti, per ogni settore, con l’obiettivo di monitorarne l’andamento, in termini di domanda, offerta e valori. L’analisi prende in considerazione superfici uguali o superiori ai 100 mq, nel caso degli immobili a uso terziario, e superfici uguali o superiori ai 1.000 mq, nel caso degli immobili produttivi.

Alessandro Zanetti, relationship manager Veneto Gabetti: “Nel comparto direzionale/terziario è in atto una profonda trasformazione della domanda di spazi da adibire ad ufficio, anche a seguito delle mutazioni intervenute dal co-working che aggrega in grandi superfici professionisti e società utilizzando commodities e servizi in comune e dalla modifiche distributive intervenute anche nelle grandi società che hanno portato a grandi spazi in open space dimunuendo di contro le superfici richieste”.

Mauro Cazzaro, presidente di Ance Padova “Il Veneto e la provincia di Padova presentano oggi molte aree deindustrializzate, simbolo di un passato recente di crisi profonda del vecchio modello economico di sviluppo intensivo delle fabbriche che, viste però da un altro angolo di visuale, costituiscono una grande opportunità intorno alla quale progettare e costruire il futuro del nostro territorio. Logistica, ricerca, innovazione sono i poli della competizione attorno ai quali coagulare le azioni di rigenerazione per ridare valore alla tradizione produttiva veneta e per offrire nuove opportunità di investimento agli operatori economici. La legislazione regionale del Veneto n. 14/2017 sul contenimento del consumo del suolo apre una sfida strategica per le amministrazioni ed i privati. Serve un approccio ideologico nuovo per puntare al riuso del territorio e soprattutto alla sua manutenzione. Nel nuovo scenario di mercato, dove i paradigmi di riferimento sono completamente cambiati rispetto alle dinamiche di dieci anni fa, le imprese di costruzione devono porre al centro del proprio modello aziendale il concetto di sostenibilità economica ed ambientale. Avvertiamo come sistema imprenditoriale una forte aspettativa della collettività di cambiamento culturale da parte delle imprese del mondo delle costruzioni.  Le imprese stesse devono ricoprire un ruolo di anticipazione ed affiancamento dello Stato nell’ambito delle scelte e strategie relative all’ecosistema veneto”.

Luca Passadore, vice direttore di Confindustria Padova: “La crescita delle transazioni nel settore terziario e industriale, a Padova e in provincia, è il segnale di un dinamismo in atto, da consolidare con misure di lungo termine e strutturali. Il settore delle costruzioni può giocare un ruolo decisivo nel ripensamento del territorio provinciale in termini di riqualificazione urbana. Lo conferma la domanda da parte delle imprese di immobili ad alta tecnologia, efficienza energetica, qualità dei materiali. La sfida è un’edilizia sostenibile e sicura, adeguando, riconvertendo e rigenerando, in base alle indicazioni della nuova legge regionale sul consumo del suolo. Il territorio padovano, centro logistico di prim’ordine ed epicentro del terziario avanzato, ha tutte le caratteristiche per sperimentare un nuovo modo di costruire dentro una visione di sviluppo innovativa. A patto di completare un organico disegno di infrastrutture e opere che riguarda l’interconnessione di merci e comunicazioni, la diffusione della banda larga, lo sviluppo ulteriore di Interporto, il futuro della ZIP, vere leve per accrescere competitività e attrattività del territorio”.
 

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