L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza in tema di bonus ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso. Cosa accade alla detrazione? Vediamo quanto spiegato.
Con la risposta n. 611, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito un dubbio di un proprietario di un appartamento di categoria catastale A/3 che intende eseguire interventi di recupero del patrimonio edilizio e interventi di efficientamento energetico, al termine dei quali l’immobile verrà utilizzato come studio professionale. E’ dunque possibile beneficiare del bonus ristrutturazioni e dell’ecobonus con il cambio di destinazione d’uso?
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, gli interventi di ristrutturazione devono essere eseguiti su edifici residenziali o su parti di edifici residenziali di qualunque categoria catastale, anche rurale, esistenti. Sono quindi esclusi gli interventi realizzati su edifici o su parti di edifici non residenziali. L’ecobonus si applica invece a tutti gli edifici esistenti, anche non residenziali.
Alla luce di ciò, l’Agenzia delle Entarte ha precisato che non è possibile fruire della detrazione relativa al bonus ristrutturazione dal momento che l’immobile a seguito degli interventi non avrà una destinazione d’uso abitativa in quanto sarà adibito a studio professionale. E’ invece possibile fruire dell’ecobonus, poiché tale detrazione spetta anche per interventi realizzati su immobili non abitativi, nel rispetto di tutti i requisiti e adempimenti richiesti dalla normativa.
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